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I pazienti con patologie cardiovascolari sono quelli ad aver pagato il dazio più alto al Sars-CoV-2, soprattutto quelli con comorbidità come ipertensione, diabete, obesità, età avanzata. Nonostante la pandemia, persistono gravi emergenze sanitarie su cui è necessario porre attenzione. In particolare, emerge come prioritaria proprio la prevenzione cardiovascolare: un'esigenza primaria che ha spinto la Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) a promuovere e organizzare per il 13 maggio 2021 la prima Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare. L'iniziativa, incentrata sul tema della prevenzione cardiovascolare a 360°, mira ad accrescere la consapevolezza dell'importanza e dell'incidenza delle malattie cardiovascolari nelle vite dei singoli e nell'intera comunità. Si propone quindi di sensibilizzare tutti gli stakeholders sul ruolo centrale degli interventi di prevenzione basati sia sugli stili di vita che sull'impiego dei farmaci. Il conseguimento di valide strategie di prevenzione, sia di popolazione che individuali, presuppone il contributo sinergico di tutte le componenti del sistema, a partire dall'integrazione di differenti competenze specialistiche: a questo proposito, la SIPREC rappresenta un'efficace sintesi, in quanto società scientifica trasversale a diverse discipline, visto che ne fanno parte cardiologi, nutrizionisti, diabetologi, medici di medicina generale, geriatri, pediatri, solo per citarne alcune.La Giornata proporrà un'informazione dinamica basata sulle tematiche più rilevanti per la prevenzione cardiovascolare: lo stile di vita, con tutte le sue implicazioni a livello di sport e alimentazione; i fattori di rischio; l'aderenza alle terapie; la lotta ai "nemici del cuore" (colesterolo, diabete, fumo, ipertensione, obesità, stress, età); le vaccinazioni; le innovazioni della telemedicina. Nel corso della giornata ci saranno molteplici attività online, rivolte soprattutto alla parte medica ma anche al grande pubblico, per invitare tutti a una maggiore sensibilizzazione sul tema, con il fine ultimo di migliorare la qualità delle nostre vite, ma anche il funzionamento del SSN. Il Covid-19 ha avuto un effetto aggravante sotto diversi aspetti. Anzitutto, i soggetti affetti da patologie cardiovascolari sono tra coloro che hanno sofferto le forme più severe della malattia; parallelamente, un'ampia maggioranza della popolazione ha rinunciato a esami, controlli, monitoraggi, lasciando che talvolta le proprie condizioni degenerassero."Il Covid ha effetti diretti sul sistema cardiovascolare - sottolinea il Massimo Volpe, Presidente SIPREC - Le alterazioni dell'endotelio, ossia il rivestimento delle pareti cardiovascolari, sono la causa delle trombosi che caratterizzano il Covid-19. In secondo luogo, sono proprio questi pazienti quelli ad aver pagato il dazio più alto al Sars-CoV-2, soprattutto quelli in età avanzata con comorbidità come ipertensione, diabete, obesità. A questo quadro clinico, si aggiunge il sensibile peggioramento delle attività di prevenzione, che a livello cardiovascolare dovrebbe essere un pilastro del SSN, visto che permette di ridurre sia i decessi che le ospedalizzazioni. Nell'ultimo anno è prevalsa la trascuratezza da parte dei pazienti per il timore di andare dal medico o in ospedale, mentre da parte degli operatori sanitari invece vi è stata una minore capacità di accoglienza per la straordinaria mole di lavoro legata alla gestione del Covid. Come evidenziato in un lavoro pubblicato sullo 'European Heart Journal' a maggio 2020, si evince una riduzione del 50% degli infarti in ospedale rispetto al corrispondente periodo del 2019, motivati solamente dal timore di recarsi nelle strutture. Inoltre, i fattori di rischio sono aumentati per gli stili di vita legati alle restrizioni: i continui lockdown hanno portato a un'alimentazione con un più elevato livello calorico, oltre che a una minore attività fisica. In aggiunta, spesso, sono anche state riprese cattive abitudini come il consumo di alcol o il fumo". Le malattie cardiache rappresentano la principale causa di morte in Italia, con 240mila decessi ogni anno e 7,5 milioni di persone coinvolte in problemi ad esse connessi. I principali eventi cardiovascolari sono l'infarto, l'ictus e le vasculopatie. Ogni anno in Italia vi sono circa 150mila infarti, mentre oltre 1,5 milioni di ospedalizzazioni sono dovute a scompenso cardiaco. Proprio di scompenso cardiaco vi sono oltre 600mila diagnosi l'anno, ma il numero cresce fino a 3 milioni considerando le forme latenti; è la prima causa di ospedalizzazione in Italia e, a causa delle continue riacutizzazioni, i pazienti arrivano ad effettuare fino a 6-7 ricoveri all'anno, spesso con degenze di lunga durata. Inoltre, la mortalità è molto alta, interessando a distanza di 4-5 anni circa il 50% dei pazienti. Affinché sia effettuata un'efficace prevenzione, è necessario partire da un corretto stile di vita, che sia contrassegnato da un'alimentazione sana e tanto movimento, ma non solo. Per evitare eventi cardiovascolari, infatti, bisogna tenere presente diversi fattori di rischio: alti valori di colesterolo e di acido urico, comorbidità con diabete o ipertensione arteriosa, obesità, stress psico-fisico. "Nel momento in cui inizia a manifestarsi concretamente un rischio, il cuore lancia all'organismo dei segnali, che variano a seconda dell'entità dei problemi, dell'età del soggetto, del genere - spiega il Prof. Volpe - Tra gli elementi che possono destare qualche apprensione vi è l'eccessiva fatica che si prova nel fare un esercizio fisico o dopo aver salito un piano di scale; vi sono poi segnali più importanti, come il dolore precordiale dell'angina, che può far presagire un'ischemia o un infarto; si arriva poi a segnali ancor più preoccupanti come le palpitazioni, preludio di un'aritmia. In qualche caso, purtroppo, il cuore non dà nessun segnale, tanto che si verificano infarti senza che venga provato dolore: è il caso della compromissione dell'organo nell'ipertensione o nel diabete, malattie spesso silenti, che in Italia colpiscono circa 20 milioni. Naturalmente l'ideale sarebbe non arrivare a questi segnali, ma intervenire prima con tutte le misure preventive corrette". 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Torniamo al mese di agosto dell'anno scorso, nessuno sapeva il funzionamento del vaccino, abbiamo sottoscritto un contratto con Astrazeneca, e poi con Pfizer, con Moderna, con Sanofi eccetera. Abbiamo avuto 106 proposte e tra queste ne abbiamo scelte 6. Abbiamo lavorato bene, perché tra questi 6 vaccini, 4 sono stati approvati dall'Ema e speriamo di avere Sanofi nei prossimi tre mesi. Così il Commissario europeo per il mercato interno e i servizi Thierry Breton ospite ieri sera a 'Che Tempo Che fa' su Rai3. "Abbiamo sottoscritto un contratto con Astrazeneca, avrebbero dovuto consegnare 100 milioni di dosi e poi 180 nel secondo trimestre e se avessero rispettato l'impegno contrattuale sarebbero andate bene le cose, invece ci hanno dato solamente il 30% quindi 80 e 60 milioni. Una volta che ci sarà la scadenza contrattuale vedremo, di fatto non si è deciso nulla. Però una buona notizia: arriveranno 250 milioni di dosi per l'Europa, quindi 6 milioni e mezzo in più per l'Italia che non erano previste e che verranno consegnate in aprile, maggio e giugno. Dunque per l'Italia avremo 54 milioni di dosi di tutto il portfolio vaccinale, più di tre volte di quanto ricevuto nel primo trimestre, quindi ci sarà un'accelerazione fortissima, che ci permetterà di arrivare al 70% degli adulti vaccinati entro luglio con la seconda dose. Ma è davvero molto importante che tutti si facciano vaccinare perché solo così si arresterà la pandemia". Su AstraZeneca e la produzione di vaccini in Europa poi aggiunge: "Il contratto sottoscritto è stato fatto in prima battuta con la Commissione Europea e poi con gli inglesi, quindi non ci sono state trattative per la fissazione del prezzo. Quando sono stato nominato commissario dalla presidente von der Leyen ho preso contatto con i laboratori più importanti e abbiamo chiesto di avere uno strumento che permetta di far sì che se un fornitore di vaccini vuole esportare fuori dall'Unione Europea prima deve chiedere il permesso alla Commissione. Questo mi ha permesso di controllare molto meglio la situazione. L'UE è il primo fabbricante di vaccini al mondo insieme agli USA e lavoriamo in sintonia con loro. Fare vaccini è molto complicato e in 10 mesi noi abbiamo fatto quello che si fa di solito in 3-4 anni. Abbiamo 54 aziende che lavorano per produrre questi vaccini in tutta Europa. Il 60% della produzione è per noi, mentre il 40% lo riserviamo ai paesi vicini. Questo è molto importante, perché trattandosi di una pandemia il virus non conosce frontiere e quindi bisogna dare vaccini anche agli altri. Gli USA hanno preso una decisione diversa dalla nostra e hanno deciso di non esportare neanche una singola dose di vaccino. Noi invece vogliamo occuparci anche dei Paesi vicini, perché l'Europa è anche questo e dobbiamo esserne orgogliosi". Su Johnson & Johnson "Non so nulla di più di quello che sapete voi, ma abbiamo fiducia. L'Agenzia del Farmaco migliore del mondo è la nostra. Ci sono stati una serie di studi complementari e spero che ci saranno queste 55 milioni di dosi in più per l'Europa. È un vaccino interessante perché monodose e quindi molto più facile da usare". [wpedon id="44688"]
LUNEDÌ 19 APRILE 2021 08.21.06 Salute, 13/5 prima Giornata italiana di prevenzione cardiovascolare Salute, 13/5 prima Giornata italiana di prevenzione cardiovascolare Roma, 19 apr. (LaPresse) - I pazienti con patologie cardiovascolari sono quelli ad aver pagato il dazio più alto al Sars-CoV-2, soprattutto quelli con comorbidità come ipertensione, diabete, obesità, età avanzata. Nonostante la pandemia, persistono gravi emergenze sanitarie su cui è necessario porre attenzione. In particolare, emerge come prioritaria proprio la prevenzione cardiovascolare: un'esigenza primaria che ha spinto la Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) a promuovere e organizzare per il 13 maggio 2021 la prima Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare.(Segue). CRO NG01 alm 190819 APR 21 LUNEDÌ 19 APRILE 2021 08.21.06 Salute, 13/5 prima Giornata italiana di prevenzione cardiovascolare-2- Salute, 13/5 prima Giornata italiana di prevenzione cardiovascolare-2- Roma, 19 apr. (LaPresse) - L'iniziativa, incentrata sul tema della prevenzione cardiovascolare a 360°, mira ad accrescere la consapevolezza dell'importanza e dell'incidenza delle malattie cardiovascolari nelle vite dei singoli e nell'intera comunità. Si propone quindi di sensibilizzare tutti gli stakeholders sul ruolo centrale degli interventi di prevenzione basati sia sugli stili di vita che sull'impiego dei farmaci. Il conseguimento di valide strategie di prevenzione, sia di popolazione che individuali, presuppone il contributo sinergico di tutte le componenti del sistema, a partire dall'integrazione di differenti competenze specialistiche: a questo proposito, la SIPREC rappresenta un'efficace sintesi, in quanto società scientifica trasversale a diverse discipline, visto che ne fanno parte cardiologi, nutrizionisti, diabetologi, medici di medicina generale, geriatri, pediatri, solo per citarne alcune.La Giornata proporrà un'informazione dinamica basata sulle tematiche più rilevanti per la prevenzione cardiovascolare: lo stile di vita, con tutte le sue implicazioni a livello di sport e alimentazione; i fattori di rischio; l'aderenza alle terapie; la lotta ai "nemici del cuore" (colesterolo, diabete, fumo, ipertensione, obesità, stress, età); le vaccinazioni; le innovazioni della telemedicina. Nel corso della giornata ci saranno molteplici attività online, rivolte soprattutto alla parte medica ma anche al grande pubblico, per invitare tutti a una maggiore sensibilizzazione sul tema, con il fine ultimo di migliorare la qualità delle nostre vite, ma anche il funzionamento del SSN. Per informazioni e per partecipare alla giornata basta consultare il sito www.giornataprevenzionecv.it "http://www.giornataprevenzionecv.it/".(Segue). CRO NG01 alm 190819 APR 21 LUNEDÌ 19 APRILE 2021 08.21.07 Salute, 13/5 prima Giornata italiana di prevenzione cardiovascolare-3- Salute, 13/5 prima Giornata italiana di prevenzione cardiovascolare-3- Roma, 19 apr. (LaPresse) - Il Covid-19 ha avuto un effetto aggravante sotto diversi aspetti. Anzitutto, i soggetti affetti da patologie cardiovascolari sono tra coloro che hanno sofferto le forme più severe della malattia; parallelamente, un'ampia maggioranza della popolazione ha rinunciato a esami, controlli, monitoraggi, lasciando che talvolta le proprie condizioni degenerassero."Il Covid ha effetti diretti sul sistema cardiovascolare - sottolinea il Massimo Volpe, Presidente SIPREC - Le alterazioni dell'endotelio, ossia il rivestimento delle pareti cardiovascolari, sono la causa delle trombosi che caratterizzano il Covid-19. In secondo luogo, sono proprio questi pazienti quelli ad aver pagato il dazio più alto al Sars-CoV-2, soprattutto quelli in età avanzata con comorbidità come ipertensione, diabete, obesità. A questo quadro clinico, si aggiunge il sensibile peggioramento delle attività di prevenzione, che a livello cardiovascolare dovrebbe essere un pilastro del SSN, visto che permette di ridurre sia i decessi che le ospedalizzazioni. Nell'ultimo anno è prevalsa la trascuratezza da parte dei pazienti per il timore di andare dal medico o in ospedale, mentre da parte degli operatori sanitari invece vi è stata una minore capacità di accoglienza per la straordinaria mole di lavoro legata alla gestione del Covid. Come evidenziato in un lavoro pubblicato sullo 'European Heart Journal' a maggio 2020, si evince una riduzione del 50% degli infarti in ospedale rispetto al corrispondente periodo del 2019, motivati solamente dal timore di recarsi nelle strutture. Inoltre, i fattori di rischio sono aumentati per gli stili di vita legati alle restrizioni: i continui lockdown hanno portato a un'alimentazione con un più elevato livello calorico, oltre che a una minore attività fisica. In aggiunta, spesso, sono anche state riprese cattive abitudini come il consumo di alcol o il fumo".(Segue). CRO NG01 alm 190819 APR 21 LUNEDÌ 19 APRILE 2021 08.21.07 Salute, 13/5 prima Giornata italiana di prevenzione cardiovascolare-4- Salute, 13/5 prima Giornata italiana di prevenzione cardiovascolare-4- Roma, 19 apr. (LaPresse) - Le malattie cardiache rappresentano la principale causa di morte in Italia, con 240mila decessi ogni anno e 7,5 milioni di persone coinvolte in problemi ad esse connessi. I principali eventi cardiovascolari sono l'infarto, l'ictus e le vasculopatie. Ogni anno in Italia vi sono circa 150mila infarti, mentre oltre 1,5 milioni di ospedalizzazioni sono dovute a scompenso cardiaco. Proprio di scompenso cardiaco vi sono oltre 600mila diagnosi l'anno, ma il numero cresce fino a 3 milioni considerando le forme latenti; è la prima causa di ospedalizzazione in Italia e, a causa delle continue riacutizzazioni, i pazienti arrivano ad effettuare fino a 6-7 ricoveri all'anno, spesso con degenze di lunga durata. Inoltre, la mortalità è molto alta, interessando a distanza di 4-5 anni circa il 50% dei pazienti. Affinché sia effettuata un'efficace prevenzione, è necessario partire da un corretto stile di vita, che sia contrassegnato da un'alimentazione sana e tanto movimento, ma non solo. Per evitare eventi cardiovascolari, infatti, bisogna tenere presente diversi fattori di rischio: alti valori di colesterolo e di acido urico, comorbidità con diabete o ipertensione arteriosa, obesità, stress psico-fisico.(Segue). CRO NG01 alm 190819 APR 21 LUNEDÌ 19 APRILE 2021 08.21.07 Salute, 13/5 prima Giornata italiana di prevenzione cardiovascolare-5- Salute, 13/5 prima Giornata italiana di prevenzione cardiovascolare-5- Roma, 19 apr. (LaPresse) - "Nel momento in cui inizia a manifestarsi concretamente un rischio, il cuore lancia all'organismo dei segnali, che variano a seconda dell'entità dei problemi, dell'età del soggetto, del genere - spiega il Prof. Volpe - Tra gli elementi che possono destare qualche apprensione vi è l'eccessiva fatica che si prova nel fare un esercizio fisico o dopo aver salito un piano di scale; vi sono poi segnali più importanti, come il dolore precordiale dell'angina, che può far presagire un'ischemia o un infarto; si arriva poi a segnali ancor più preoccupanti come le palpitazioni, preludio di un'aritmia. In qualche caso, purtroppo, il cuore non dà nessun segnale, tanto che si verificano infarti senza che venga provato dolore: è il caso della compromissione dell'organo nell'ipertensione o nel diabete, malattie spesso silenti, che in Italia colpiscono circa 20 milioni. Naturalmente l'ideale sarebbe non arrivare a questi segnali, ma intervenire prima con tutte le misure preventive corrette". CRO NG01 alm 190819 APR 21
Sta rientrando stamattina in Italia da Santo Domingo e verrà immediatamente arrestato Luciano Scibilia, inserito nella lista Europol dei 19 più pericolosi "sex offender" ricercati in campo internazionale. Scibilia è stato condannato dalla corte d'appello di Roma a 5 anni e 2 mesi di reclusione per essersi finto pranoterapeuta e di aver violentato in questo modo delle ragazze amiche della figlia della sua partner. L'uomo è segnalato anche sul sito Eumostwanted.eu, Most Wanted Fugitives, e da Enfast (European Network of Fugitive Active Search Teams - Rete Europea delle Unità di Ricerche Attive Latitanti). Il 74enne è stato fermato venerdì scorso nella Repubblica Dominicana, al termine di una complessa attività d'indagine svolta dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip) insieme agli uomini della Questura di Roma (commissariato Tuscolano), su delega dalla Procura di Roma e con il coordinamento operativo dell'Esperto per la sicurezza a Santo Domingo. Il latitante si trovava a Samanà, località a 200 km a nord dalla capitale, famosa per il passaggio delle balene davanti alle sue coste, dove Scibilia da tanti anni conviveva con una donna locale e i suoi quattro figli, tre bambine e un bimbo. All'atto del fermo da parte dell'Interpol dominicana, assistita dall'Esperto per la sicurezza italiano, si sono vissuti momenti di tensione poiché il vicinato, alla vista della polizia, si è riversato in strada. Il responsabile Interpol ha rivelato la motivazione dell'arresto, permettendo il fermo in sicurezza del latitante che in quel momento stava raggiungendo un bar insieme ad un bambino di 8 anni. A far scattare le indagini la segnalazione di una delle vittime che aveva scoperto che Scibilia, nonostante la condanna, alimentava il proprio profilo Facebook. Gli investigatori hanno così scoperto attraverso l'Inps e accertamenti bancari e postali come l'uomo percepisse una pensione e come, a Roma ci fosse una persona che effettuava prelievi e bonifici utilizzando conti correnti intestati all'uomo. Su delega della Procura Generale presso la Corte di Appello, i poliziotti hanno poi iniziato un'attività tecnica, consistente in intercettazioni telefoniche. L'attività protrattasi per diversi mesi ha permesso agli agenti del commissariato Tuscolano di individuare la città di Samanà dove l'uomo aveva trovato rifugio e di identificare la donna che con la movimentazione finanziaria nella capitale, ne favoriva la latitanza. [wpedon id="44688"]
"Salvini anche utilizzando la stupidità di chi lo sta incriminando per un reato inesistente quale è il sequestro di persona, sta giocando però una partita irresponsabile sui temi della salute e della riapertura. Quello del governo Draghi va oltre il rischio calcolato perché mentre l’Inghilterra e Israele prima hanno attuato il lockdown più stretto, poi hanno vaccinato la larga parte della popolazione, e quindi hanno riaperto in modo assai esteso, noi stiamo seguendo una linea pasticciata: da un lato c’è ancora un alto numero di contagiati e di morti, dall’altro lato arriviamo a 4 milioni di persone totalmente vaccinate e a 15 milioni di persone con un solo vaccino, in più abbiamo riaperto le scuole, senza garanzia sui trasporti urbani e di poter evitare inevitabili assembramenti come ci ricordano i presidi. In una Situazione ancora così sorta inneschiamo le riaperture sia pure con il condizionamento delle ore 22 che possono tradursi in incontrollate generalizzazioni e quindi in una ripresa del contagio, quindi più che di rischio calcolato come fa Draghi, parleremmo di azzardo. Allora se in una Situazione già così pericolosa Salvini ci mette un carico da undici chiedendo la abolizione del coprifuoco e l’abolizione di Speranza, ecco che il rischio di destabilizzare totalmente una Situazione già così delicata è elevatissimo. Come al solito Salvini sta giocando con il fuoco, ma con il fuoco giocano anche coloro che ancora una volta pensano che ricorrendo alla via giudiziaria in Italia si risolvono i problemi difficili." Lo dichiara in una nota Fabrizio Cicchitto, Presidente Riformismo e Libertà. [wpedon id="44688"]
Finisce 1-1 e il Napoli perde l’occasione dopo la sconfitta della Juventus contro l’Atalanta. Partita molto tattica con le due squadre che si studiano a dovere e si danno battaglia. Emerge il duello fisico tra Koulibaly e Lukaku. Ritmi compassati e ogni tanto il Napoli cerca di accelerare, ma non è facile trovare varchi nell’attento centrocampo nerazzurro. L’Inter prende coraggio e in una ripartenza mette in seria apprensione il Napoli. Una seria di calci d’angolo con la squadra di Conte che colpisce anche la traversa. Ma è il Napoli che passa (35’) con un clamoroso autogol di Handanovic che non trattiene un cross di Insigne. La rabbia dell’Inter è tanto e colpisce un altro palo con Lukaku che allunga una punizione di Eriksen ma non è fortunato. Nella ripresa l’Inter non ci sta e le prova tutte per pareggiare la partita. Il Napoli sembra un po’ in affanno e fa girare palla, nell’intento di spegnere il “fuoco” nerazzurro. E infatti l’Inter pareggia con Eriksen che approfitta di una dormita generale della difesa del Napoli e dalla distanza con un preciso sinistro beffa Meret, Esce Osimhen, entra Mertens. Ma il Napoli non punge, anche perché l’Inter si chiude a riccio e non è facile trovare spazi. Eppure i Napoli ci prova, senza remore, ma non riesce a segnare. Un punto che serve solo all’Inter. [wpedon id="44688"]
Seconda vittoria consecutiva per Fabio Quartararo nel GP del Portogallo nella classe di MotoGp. Il francese della Monster Energy Yamaha MotoGP chiude davanti a tutti sulla pista di Portimao davanti all'italiano Francesco Bagnaia, Ducati Lenovo Team, e al campione del mondo, lo spagnolo Joan Mir, Team Suzuki Ecstar. Ai piedi del podio Franco Morbidelli, Petronas Yamaha Srt. Settimo posto per Marc Marquez, Honda, al rientro dopo il lungo infortunio. [wpedon id="44688"]
Dopo la delusione per il secondo posto all'esordio in Bahrain, Max Verstappen su Red Bull vince il Gp dell'Emilia Romagna dimostrando di esser pronto a lottare per il titolo mondiale con Lewis Hamilton. In una gara caratterizzata dalla pioggia e dai colpi di scena, l'olandese brucia in avvio Hamilton mantenendo la testa della corsa per tutta la gara, alle sue spalle il 7 volte iridato che sconta un errore durante un sorpasso che lo ha costretto a ripartire dalle retrovie fino al secondo posto, terza la McLaren di Lando Norris. Ai piedi del podio la Ferrari di Charles Leclerc. Partenza sotto la pioggia per il Gp dell'Emilia Romagna. Al via della corsa sul circuito di Imola Max Verstappen su Red Bull brucia il compagno di scuderia Perez e dopo uno spalla a spalla ha la meglio anche sul pole-man Lewis Hamilton, guadagnando la prima posizione. Dietro perde posizioni Perez che cede il passo anche alla Ferrari di Charles Leclerc ora terza, il monegasco è stato vittima di un testacoda nel giro di ricognizione prima del via. Per un contatto tra Latifi e un'Alfa Romeo, la monoposto del canadese va a muro, ingresso per la safety car. Nell'impatto con Verstappen la Mercedes di Hamilton ha subito un piccolo danno all'ala anteriore. Le posizioni di vertice vedono Verstappen, Hamilton, Leclerc, Perez, Ricciardo, Gasly, Stroll, Sainz, Norris, Bottas e Russell. Testacoda e botta con ala anteriore danneggiata per Mick Schumacher che rientra ai box per risolvere il problema. Al settimo giro esce di pista la safety car. Verstappen tenta l'allungo inanellando giri veloci che lo portano a 5'' di vantaggio su Hamilton dopo 10 giri sui 63 totali. Tutti i primi montano le gomme intermedie. Replica di Hamilton che fa registrare il giro veloce. La fine della pioggia sta portando gradualmente la pista ad asciugarsi. Cambio di gomme per Verstappen e Hamilton ma le posizioni in testa non cambiano. Ora l'olandese ha 2''9 sul campione del mondo, terzo Leclerc. Al 31esimo giro clamorosso errore di Hamilton che durante un doppiaggio va lungo alla Tosa rientrando sesto con un'ala danneggiata. Poco dopo incidente per un contatto tra Bottas e Russel al Tamburello. Di nuovo in pista la safety car. Ne approfitta Hamilton per passare ai box. Bandiera rossa, Hamilton è ripartito e grazie alla sospensione della gara è nono. Dopo il lungo stop si riparte con le posizioni invariate, dietro Hamilton, in ritardo di 10'' dall'olandese, supera Stroll ed è settimo. Testacoda della Red Bull di Sergio Perez che riparte ma è 14esimo. Al 55esimo giro Hamilton, dopo una serie di sorpassi, supera anche Leclerc e si porta in terza posizione, ora nel mirino c'è Norris. Al 59esimo giro la Mercedes è a ridosso della McLaren e nel giro successivo Hamilton passa. Nel penultimo giro il campione del mondo fa il giro più veloce ottenendo il punto addizionale che lo tiene in testa alla classifica nonostante il trionfo sotto la bandiera a scacchi di Verstappen. Alle spalle dell'olandese Hamilton e Norris, quarta la Ferrari di Leclerc seguito dalla 'rossa' di Carlos Sainz. [wpedon id="44688"]
Troppo forte il Milan per il Napoli Femminile, che dopo tre risultati utili consecutivi incappa in una sconfitta pesante contro la seconda forza del campionato. Partita già chiusa all’intervallo per via della differenza di valori in campo. Mister Pistolesi ha scelto di confermare il 3-5-2 che era stato prezioso alleato nella rimonta sull’Empoli. Dentro dunque capitan Di Marino dal via con Cafferata e Hjohlman stantuffi esterni. Davanti la rientrante Popadinova affiancava Nocchi. Novanta secondi e clamoroso palo colpito da Huchet su azione d’angolo: mezza rovesciata volante della francese e palla sul “legno”. Replica Milan con un mancino dell’ex Giacinti da dentro l’area deviato in angolo da Huynh. Al 22’ vantaggio Milan con Bergamaschi, brava ad approfittare di una respinta corta di Tasselli su ottimo cross mancino di Tucceri. Uno-due terribile quello delle padrone di casa che al 24’ raddoppiavano con Hasegawa che di testa traduceva in rete una deviazione di Tasselli su iniziativa di Bouquete che aveva cercato in area Dowie. Proprio Dowie al 37’ appoggiava tra le braccia di Tasselli da non più di cinque metri un assist di Bergamaschi da destra. Il tris lo ha calato Dowie al 43’, dopo una palla persa da Huchet ed un miracolo di Tasselli su Giacinti. Pistolesi ha provato con il 4-4-2 nella ripresa ma Giacinti ha subito incartato il poker su assist di Vitale: mezza girata all’angolino potente e precisa. Da quel momento, solo accademia o quasi per una match che non aveva più nulla di significativo da raccontare. MARCATORI: Bergamaschi 22’, Hasegawa 24’, Dowie 43’ p.t., Giacinti 5’ s.t. MILAN: (3-5-2). Korenciova; Vitale, Agard, Fusetti; Bergamaschi, Jane (dal 30’ s.t. Rask), Boquete, Hasegawa (dal 30’ s.t. Grimshaw), Tucceri; Dowie, Giacinti (Piazza, Kulis, Morfeo, Spinelli, Salvatori, Tamborini, Mauri). All.: Ganz NAPOLI (3-5-2) Tasselli; Huyhn (dal 15’ s.t. Oliverio), Di Marino, Arnadottir; Cafferata (dal 22’ s.t. Capparelli), Errico (dal 1’ s.t. Pedersen), Huchet (dal 15’ s.t. Rijsdijk), Goldoni, Hjohlman; Nocchi, Popadinova (dal 1’ s.t. Cameron) (Boaglio, Nencioni, Fusini, Kubassova). All.: Pistolesi Arbitro: Delrio di Reggio Emilia (Melchiorre-Trasciatti). [wpedon id="44688"]
Le startup innovative italiane iscritte crescono ancora e sono ormai stabilmente sopra quota 12mila. Al 1° aprile 2021 se ne contano 12.561, il 3,4% di tutte le società di capitali di recente costituzione. È uno dei dati salienti della nuova edizione del report di monitoraggio trimestrale dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle startup innovative. Il rapporto, che presenta dati aggiornati al 1° aprile 2021, è frutto della collaborazione tra MISE e InfoCamere, con il supporto del sistema delle Camere di Commercio. Il rapporto offre una vasta panoramica sul mondo delle startup, a quasi otto anni dall'introduzione della policy dedicata (d.l. 179/2012). Tra le altre principali informazioni contenute nel rapporto, sintetizzato in un comunicato: Distribuzione territoriale: la Lombardia ospita oltre un quarto di tutte le startup italiane (26,9%). La sola provincia di Milano, con 2.363, rappresenta il 18,8% della popolazione, più di qualsiasi altra regione: superano quota mille il Lazio con 1.443, rappresenta l'11,5%, (in gran parte localizzate a Roma, 1.286, 10,2% nazionale) la Campania, con 1.115, 8,9% del totale nazionale e ora anche il Veneto con 1.034, 8,2%. Tuttavia, la regione con la maggiore densità di imprese innovative è il Trentino-Alto Adige, dove circa il 5,7% di tutte le società costituite negli ultimi 5 anni è una startup. Forza lavoro: i soci di capitale dell'azienda, rispetto al trimestre precedente, sono sensibilmente aumentati (+6,9%) attestandosi ad oltre quota 60 mila. Elevata la rappresentazione di imprese fondate da under-35 (il 17,4% del totale), mentre risultano sottorappresentate le imprese femminili: 12,9%, contro un 21,2% registrato nel complesso delle società di capitali. Fatturato: le startup innovative sono soprattutto micro-imprese, vantando un valore della produzione medio di poco superiore a 182,6 mila euro. Ciò è anche dovuto al ricambio costante cui è soggetta questa popolazione: per definizione, le imprese "best-performer", più consolidate per età e fatturato, tendono progressivamente a perdere lo status di startup innovativa. Investimenti e redditività: come fisiologico, le startup innovative mostrano un'incidenza più elevata della media di società in perdita (oltre il 52,2% contro il 31,7% complessivo). Tuttavia, le società in utile mostrano valori particolarmente positivi in termini di redditività (ROI, ROE) e valore aggiunto. Inoltre, le startup innovative presentano un tasso di immobilizzazioni - uno dei principali indicatori della propensione a investire delle aziende - di circa sette volte più elevato rispetto alle altre aziende comparabili. [wpedon id="44688"]

Domani primo ostacolo al Maradona contro il Crotone. Si gioca alle 15. Gattuso dovrà verificare chi sarà disponibile perché molti sono stati i problemi che sono emersi dalle partite con le nazionali. Zielinski prima è risultato positivo al Covid, poi negativo ai tamponi. Insomma, il tecnico calabrese dovrà fare la conta, anche perché non sono in buone condizioni anche Mertens, Ospina e Demme. Quindi, in porta potrà essere schierato Meret, a centrocampo Bakayoko e in attacco Gattuso si affiderà a Osimhen che deve dimostrare il suo valore. Solo tre i gol segnati dal nigeriano, finora sfortunato sia per il Covid che per il brutto infortunio alla spalla. Comunque, tutti negativi al tampone in casa Napoli e questa già è un’ottima notizia. C’era molta apprensione in casa azzurra in attesa dell’esito del giro di tamponi effettuati al gruppo squadra. Dopo la negatività al Covid-19 di Zielinski e dei tre nazionali azzurri, il club azzurro ha annunciato con un comunicato sul proprio account ufficiale, che tutto il gruppo squadra è risultato negativo al Coronavirus dopo l’ultimo giro di tamponi: “Tutti negativi al Covid-19 i tamponi effettuati oggi pomeriggio ai componenti del gruppo squadra”. Insomma, ora non resta che andare in campo e battere il Crotone. In attesa della sfida di mercoledì con la Juventus, la madre di tutte le partite.