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Natale a Napoli con “Frate Indovino”

Il calendario del frate sarà presentato nel Chiostro di Santa Chiara sabato 1° Ottobre

Frate Indovino festeggia l’anniversario partendo da Napoli in occasione  del 75esimo anniversario del calendario. Scelta così la “capitale dei presepi“, con la terza edizione del “Presepe Emozionale” che verrà presentato nel Chiostro maiolicato di Santa Chiara sabato 1° Ottobre. Il presepe sarà realizzato con un allestimento in cartone riciclabile e sarà aperto fino al 6 gennaio. Il progetto, seguito da ingegneri meccanici, è realizzato con materiale povero: legno e cartone stampato a colori. Nella scelta dei materiali e nella commissione del lavoro assegnata a giovani professionisti si vuole cogliere il senso del messaggio francescano: fiducia alle nuove generazioni e rispetto dell’ambiente attraverso l’uso e il recupero di materiali naturali.  Sono rappresentati i mestieri e le attività del tempo, dal frantoio al mulino, alle botteghe dello speziale, del vasaio, della tessitrice fino alle lavandaie, e si entrerà all’interno dei bivacchi dei pastori, e nella casa dell’ortolano. Ci sarà anche la riproduzione figurativa di un forno pubblico dove ogni famiglia andava a cuocere il proprio pane. Entrando all’interno di questo villaggio, si giunge alla capanna dove sono riprodotti i tradizionali personaggi della Natività.

Ritornando al calendario, quello di Frate Indovino è un almanacco religioso fondato da padre Mariangelo da Cerqueto e curato dall’omonima casa editrice. L’opuscolo annuale nacque come allegato omaggio al periodico Voce Serafica. Nel 1945 padre Mariangelo da Cerqueto, al secolo Mario Budelli, era il direttore di quel mensile stampato dai Cappuccini umbri in circa 2000 copie.  I suoi superiori, viste le precarie condizioni di salute del frate, gli avevano assegnato quell’incarico che, almeno nelle loro intenzioni, non avrebbe dovuto affaticarlo troppo. Il direttore dal canto suo scriveva personalmente tutti gli articoli e cercò di migliorare la pubblicazione portandola da 16 a 32 pagine. Avvertendo tuttavia l’esigenza di una soluzione che consentisse di aumentare il numero delle persone interessate alla rivista, ritenne che un calendario avrebbe potuto rappresentare l’idea giusta perché, sotto quella forma, sarebbe potuto entrare ed essere presente in tutte le case a prescindere dal livello sociale o culturale.  

Budelli ne iniziò l’impaginazione nell’estate del 1944. Il preventivo di spesa del tipografo Salvi di Perugia fu di 12.000 lire, cifra ritenuta inizialmente eccessiva, specie alla luce di un’altra esperienza editoriale, quella di Padre Costanzo da Perugia e del suo Barba Bianca, un altro calendario dei Cappuccini umbri pubblicato dal 1912 al 1915. Alla fine, comunque, il progetto venne approvato. L’almanacco fu stampato per la prima volta nel settembre 1945 con il titolo di Frate Indovino, soprannome sotto cui si celava appunto il Budelli. Al santorale (sequela dei giorni con i santi appropriati e le feste comandate) si aggiungevano le previsioni meteorologiche, le fasi lunari, i consigli pratici per agricoltori e massaie e poi ovviamente il messaggio francescano.

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