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Nino Buonocore live in versione jazz all’Auditorium di Roma con Flavio Boltro e Max Ionata

Nino Buonocore all’Auditorium di Roma, diventerà il primo disco live in 40 anni di carriera.

Foyer dell’Auditorium Parco della Musica, percorriamo il corridoio ed entriamo nel Teatro Borgna dove un pubblico sofisticato e attento aspetta l’inizio di un concerto in cui la musica incontra la perfezione dal titolo “Nino Buonocore in Jazz”, il progetto del grande cantautore che ha fatto la storia della musica italiana. 

Nino Buonocore sceglie di avere con se sul palco due grandi jazzisti internazionali Max Ionata e Flavio Boltro ed eccelsi musicisti per eseguire in chiave jazz alcuni brani del suo vasto repertorio che nella serata all’Auditorium di Roma, raccolgono applausi scroscianti  con tanto di standing ovation finale. 

Il concerto inizia con il brano “Se mi vuoi” che già dalle prime note esprime l’eleganza e la classe di un cantautore che ha fatto della sua storia musicale un esercizio assoluto di stile, come dice anche il testo di una sua canzone. Un susseguirsi di brani da “L’amore che non vedi” a “E se qualcuno domani” passando per i suoi grandi successi, “Rosanna“, canzone dedicata al suo grande amore che nel tempo è diventata un brano celebrativo per tutte le donne, “Scrivimi“, intramontabile pezzo del 1990 che sposa ogni volta un coro di voci che salgono dal pubblico.

Le esecuzioni sono intervallate dagli assoli del sassofonista jazz Max Ionata e del trombettista Flavio Boltro  che catalizzano l’attenzione del pubblico sul finale del brano “L’amore che non vedi“.
Un concerto ricco di spunti di riflessione sui sentimenti con “Abitudini” e “Così distratti” ma anche su disagi sociali come il divario tra ricchi e poveri espresso nella canzone “A chi tutto e a chi niente” fino a celebrare la città natale di Nino Buonocore con “I treni di agosto“. E ancora con “Esercizi di stile” il cantautore esprime la necessità di ritrovare ciò che è andato perso. Su questo brano si distinguono il bassista Antonio De Luise e il batterista Amedeo Ariano che esegue un suo assolo.  

L’amore diventa espressione solenne nella poesia in note “L’amore è nudo” che il cantautore esegue accompagnato al piano da Antonio Fresa. Il concerto volge alla fine ma come dice Nino Buonocore, le canzoni che resistono al tempo ci accompagnano nella vita e le sue sicuramente sono intramontabili. 

PhotoCredit: Massimo Solimene

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