Ci sono partite che valgono più dei due punti in palio, non è un modo di dire.
Al PalaVerde di Villorba si gioca un pezzo di stagione per due squadre che avevano cominciato la stagione con tutt’altro piede.
Tra l’entusiasmo che ricordava i tempi della grande Benetton in casa Treviso, complice il ritorno in Europa ed una preparazione anticipata che vedeva gli uomini di Menetti correre il doppio in avvio di stagione rispetto agli avversari, e quello esploso al PalaBarbuto sull’onda delle 5 vittorie consecutive che avevano proiettato, a dicembre, la GeVi fino al terzo posto in classifica, tanti si erano illusi che il campionato di entrambe le squadre avrebbe avuto ben altri obiettivi, rispetto ad una salvezza per cui lottare con le unghie e con i denti.
Appunto, pia illusione, perchè i valori del campionato sono via via emersi, mentre Napoli dilapidava il proprio tesoretto tra covid ed errori sul mercato e la forma della Nutribullet pativa il prevedibile calo che un roster troppo corto per affrontare al meglio due competizioni non poteva non mettere in conto.
QUI NAPOLI
Gudaitis abile ed arruolabile: il pivot lituano ha svolto l’intera settimana di allenamento agli ordini di coach Buscaglia e del suo staff, la caviglia infortunatasi a gennaio è a posto, come dichiarato dallo stesso giocatore in sede di presentazione.
Da verificare le condizioni di Leonardo Totè, rimasto in panchina per problemi fisici nella gara vinta contro l’HappyCasa Brindisi, ed i progressi di Luca Vitali nel recupero del ritmo partita.
Con meno possessi giocati, rispetto alla gestione Sacripanti (poco oltre i 74 contro gli oltre 77 fatturati con il coach canturino al timone), Napoli ha bisogno di migliorare il proprio offensive rating, fermo a 105.8 punti segnati ogni 100 possessi, nettamente al di sotto della media del campionato che si attesta a quota 109.
Coach Buscaglia ha ben presente dove intervenire, lo dimostra nelle dichiarazioni prepartita: “Stiamo continuando a lavorare giorno dopo giorno per alzare la nostra competitività. Per farlo dobbiamo essere attenti in difesa come in attacco, nel controllo dei rimbalzi, nella presenza e nella consistenza soprattutto in gare importanti come quella con Treviso. Giocheremo fuori casa, su un campo importante, contro una formazione forte che ha giocato anche in Europa, dimostrando qualità nei singoli e nel sistema. La nostra qualità di gioco dovrà crescere rispetto alle ultime partite, è uno dei punti su cui stiamo lavorando duramente.”
QUI TREVISO
Tutto fuorchè un ambiente sereno in casa Nutribullet: le scorie della BCL si fanno sentire nelle gambe e nella testa di una squadra che appare ormai esausta; ne fa le spese anche l’armonia all’interno dello spogliatoio, con Sims messo fuori squadra per problemi disciplinari.
Il mancato arrivo di Kuzminskas ha poi spento la fiammella di entusiasmo che la trattativa aveva creato, il ds Gracis ha motivato il fallimento della trattativa con problematiche tra il giocatore e lo Zenit S. Pietroburgo, con cui è legato contrattualmente.
Il tramonto dell’affare ha, però, significato il reintegro di Sims, scelta obbligata che, tuttavia, non è detto si traduca in un effettivo impiego del giocatore da parte di Max Menetti, notoriamente poco incline a transigere su questioni comportamentali.
In conferenza stampa, il coach ex Reggio Emilia ha analizzato con lucidità il momento della squadra: “Dobbiamo mettere al sicuro la salvezza, purtroppo con Cremona abbiamo fatto dei passi indietro importanti, la prestazione è il punto di partenza per trovare il risultato. Abbiamo perso compattezza nel lungo periodo, alterniamo buone azioni difensive a gravi errori. Napoli è una squadra piena di nomi importanti a cui si è aggiunto uno dei migliori lunghi a livello europeo. Non dobbiamo focalizzarci sulle loro individualità, ma fare la partita sulle loro caratteristiche.”
Proprio su Sims, Max Menetti ha provato a tranquillizzare i tifosi: “Henry è in uno stato di difficoltà psicofisica, voglio leggere il suo nervosismo come voglia di fare di più. Spero che i giorni passati a casa l’abbiano aiutato a riflettere, non ho problemi personali con lui”.
L’AVVERSARIO – IL PESO DELLA FATICA
La Nutribullet Treviso arriva alla sfida di domani mostrando un rendimento rivedibile: terz’ultima per valutazione media (82.5), la formazione di coach Menetti è ultima in percentuale di tiri realizzati dal campo (43%).
Un problema, quello offensivo, che Treviso accusa su entrambe le dimensioni: dentro l’area i veneti segnano solo il 49% dei tiri tentati (penultima insieme a Trento), ma il problema si aggrava oltre l’arco, visto che la Nutribullet è prima per tiri tentati (28.3), ma solo 11ma per percentuali realizzative (36%).
In casa le cifre migliorano leggermente solo dall’arco (38% con 1.3 tentativi di media in più), mentre restano invariate al di qua dei 6.75.
Il gioco dei trevigiani appare più paziente nelle gare casalinghe, con 73.2 possessi giocati di media contro i 75.1 fatturati in tutte le uscite stagionali, ma molto orientato al tiro pesante, infatti Imbrò e compagni sono la squadra che affida a questa soluzione la maggior percentuale dei possessi (46%, 45% in casa) in tutta la Serie A.
Occhio al defensive rating casalingo: Treviso subisce 110.1 punti ogni 100 possessi, in linea con la tendenza sul totale delle gare disputate in regular season e ben oltre la media del campionato, attestata sui 108.8 e quarto peggior dato del campionato, secondo se riferito alle sole partite in casa.
Il caso Sims rischia di togliere alla Nutribullet il suo secondo miglior realizzatore (12 di media), superato solo da Dimsa, altalenante nel rendimento.
La vera anima, però, della formazione veneta resta capitan Imbrò, oltre 14 di media nelle ultime 10 gare disputate, ben supportato da Bortolani e dalla crescita di Aaron Jones, 12.1 di media nelle ultime 10 partite in cui il rendimento di Sims è sensibilmente calato.
A scapito degli uomini di Menetti, però, ci sono le rotazioni corte: benchè il DS Gracis abbia rassicurato sulla presenza del pivot ex Reggio Emilia e Fortitudo, resta l’incognita sul recupero del rapporto con l’allenatore, nonostante le parole di distensione della conferenza stampa, una situazione che, per certi versi, ricorda proprio quella di Napoli alla vigilia della gara persa con Varese.
L’ULTIMO PRECEDENTE
Il PalaVerde non è solo foriero di brutti ricordi per i tifosi azzurri: leggendaria resta la vittoria all’inizio della stagione 2004-05 quando la Napoli di Mazzon sorprese la favoritissima Benetton. Leggendaria è la rimessa in cui Mike Penberthy fece saltare il gioco disegnato dal tecnico, ora al timone della Reyer Venezia femminile, per centrare il bersaglio grosso da 9 metri, rispondendo allo stupore dei compagni in panchina con un semplice “I’m a shooter”.
L’ultima occasione, però, non è favorevole all’allora Eldo: a poco servono i 25 punti e 9 rimbalzi del solito Jumaine Jones, la Benetton risponde con i 18+9 rimbalzi di Chalmers, ma soprattutto con un pazzesco Mario Austin da 25 punti, 9 rimbalzi e 38 di valutazione che ribalta una Napoli che aveva svoltato la boa del 30’ avanti di 5, prima di doversi arrendere per 83-71.
C’è anche un precedente in Eurolega: in quell’occasione, una Napoli che trovava poco a poco la propria dimensione s’impose per 64-70 con 33 punti fatturati dalla coppia Rocca (17+9r)-Morandais (16+8r).
DOVE E QUANDO
Appuntamento alle 20.45 di domani con la palla a due, la sfida sarà trasmessa sulla consueta piattaforma Discovery Plus, per abbonati, ma anche in chiaro su RaiSport+, canale 58 del Digitale Terrestre.