L’immunologo Roberto Burioni annuncia sul suo sito Medicalfacts il “patto” per sostenere la scienza
“Patto per la scienza“, un vero e proprio miracolo che mette insieme Beppe Grillo e Matteo Renzi. Sono fra i firmatari di un “patto” proposto dall’immunologo Roberto Burioni per sostenere la ricerca scientifica e contrastare la pseudomedicina. La svolta nel M5s scatena la rabbia dei no-vax pentastellati. Che insultano il fondatore del Movimento sulla sua pagina Facebook: “Traditore”.
Ad annunciare il progetto, lo stesso Burioni sul proprio sito Medicalfacts: “È successa una cosa molto importante: Beppe Grillo (sul suo blog) e Matteo Renzi hanno sottoscritto (insieme a molti altri), un patto a difesa della scienza – scrive il medico -. Perché ci si può dividere su tutto, ma una base comune deve esserci. Perché non ascoltare la scienza significa non solo oscurantismo e superstizione, ma anche dolore, sofferenza e morte di esseri umani”. Nel patto le forze politiche si impegnano a “sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun colore politico”, ma anche a “governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati, che, con affermazioni non-dimostrate e allarmiste, creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica”. Più nello specifico, il testo dell’appello promosso da Burioni impegna le forze politiche su cinque punti. Le forze politiche si impegnano a:
1) sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun colore politico, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili;
2) a non sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’AIDS, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc…
3) a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati, che, con affermazioni non-dimostrate e allarmiste, creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica; 4) a implementare programmi capillari d’informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, e ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità; 5) ad assicurare alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.