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PAURA NELLA NOTTE A RAVENNA, FORTE TERREMOTO SCUOTE TUTTA LA ROMAGNA

Trema anche il Veneto, terremoto di magnitudo 4,6: lievi danni, oggi scuole chiuse

Paura nella notte a Ravenna e in Romagna per un terremoto di magnitudo 4,6 con epicentro 11 chilometri a est di Ravenna, a una profondità di 25 chilometri. Il sisma (3 minuti e 57 dopo la mezzanotte) ha colpito l’intera zona compresa tra Cesena e Forlì. La scossa è stata avvertita in molte zone del Centro Nord e del Nord Est, da Bologna fino in Veneto.
La terra ha tremato da Padova a Venezia per alcuni secondi. Molte persone, impaurite, hanno abbandonato le case e sono scese in strade. Centinaia le chiamate ai centralini dei vigili del fuoco.

Il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale ha subito convocato il centro operativo comunale. Il comune ha poi fatto sapere che sono stati segnalati danni di lieve entità, e che le scuole resteranno chiuse oggi in via precauzionale. Il Comune di Cervia ha disposto, in via cautelativa, sopralluoghi in tutte le scuole comunali.
La scossa ha colpito la zona tra Forlì e Cesena ed è stata avvertita anche a Bologna. La terra ha continuato a tremare per tutta la notte. 
La terra ha continuato a tremare nella notte lungo la costa romagnola. Una scossa, di magnitudo 2,1, ha riguardato la costa ferrarese 17 minuti dopo mezzanotte. Un’altra è stata registrata in Romagna a mezzanotte e 29 minuti di magnitudo 3 con epicentro 9 chilometri a nord-ovest di Cervia a una profondità di 22 chilometri. Un’altra di magnitudo 2,2 ha colpito la Costa Ravennate all’1.45. Altra scossa di magnitudo 2 alle 4,44 a 7 chilometri a sud ovest di Ravenna a una profondità di 21 chilometri. L’ultima alle 4,57 di magnitudo 2 a 6 chilometri a nord est di Russi (Ra) a una profondità di 23 chilometri. Il terremoto è avvenuto in un’area considerata ad alta pericolosità sismica, spiega l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). La sismicità storica dell’area – riporta l’Ingv sul suo sito web – non riporta eventi significativi dove si è verificata la scossa, ma nelle aree circostanti si sono avuti terremoti superiori a magnitudo 5. Se si osserva invece la storia sismica della città di Ravenna, diversi terremoti hanno prodotto intensità pari o superiori al sesto grado della scala Mercalli-Cancani-Sieberg (Mcs), quindi al di sopra della soglia che produce danno agli edifici. La massima intensità storica, pari al settimo-ottavo grado, si è avuta in occasione del terremoto del 22 giugno del 1620.

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