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PER UE POLITICA SULLA BREXIT DI BORIS JOHNSON È “INACCETTABILE” 

Per Juncker accordo già negoziato è il migliore possibile

I principali esponenti europei hanno respinto la politica sulla Brexit di Boris Johnson dopo il suo primo discorso ai parlamentari britannici, tenuto ieri. Il nuovo primo ministro ha parlato in termini negativi delle garanzie per il confine irlandese e in generale del backstop, che è stato a lungo un argomento di contesa nei negoziati. Il principale negoziatore della Brexit dell’UE, Michel Barnier, ha dichiarato inaccettabile la rimozione della garanzia di backstop, secondo BBC. Johnson ha anche parlato al telefono con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Juncker ha ribadito la posizione dell’UE secondo cui l’accordo già negoziato con Theresa May è il migliore possibile, sebbene abbia affermato che la commissione sarebbe disponibile nelle prossime settimane, se il Regno Unito volesse tenere colloqui. 

L’accordo concluso da May lascia la Gran Bretagna strettamente legata alla Ue ed è stato definito ieri da Johnson (a sua volta) “inaccettabile”: in particolare i britannici continuerebbero a far parte di una forma di unione doganale e di fette del mercato unico, almeno fino a quando non sarà pienamente in atto una nuova partnership fra Gran Bretagna e Ue. “L’accordo è stato respinto tre volte (…) Le sue condizioni sono inaccettabili per questo Parlamento e questo Paese”, ha affermato Johnson, chiedendo “l’abolizione della rete di sicurezza” irlandese. Ovvero la soluzione di ultima istanza che ha lo scopo di impedire il ritorno dei controlli alle frontiere tra la provincia britannica dell’Irlanda del Nord e la vicina Repubblica d’Irlanda dopo la Brexit. Dopo la pace di vent’anni fa, infatti, che ha messo fine alla sanguinosa guerra civile fra cattolici e protestanti, non vi è alcun confine fisico fra le due parti dell’isola. Ma con la Brexit la frontiera fra il Regno Unito e la Ue ci dovrebbe essere eccome. Per evitare il ritorno a un confine vero e proprio però, che metterebbe a rischio l’architettura degli accordi di pace, è stato necessario mantenere tutto il Regno Unito all’interno dell’unione doganale, aggiungendo in più clausole speciali per l’Irlanda del Nord.

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