Lo ha anticipato il il ministro della Salute Roberto Speranza – che oggi riferirà alle Camere – nel corso dell’incontro con i capigruppo di maggioranza, alla presenza del premier Giuseppe Conte. “Siamo il primo Paese europeo che spiega, per primo al Parlamento che a chiunque altro, il piano vaccinale”, avrebbe rivendicato il titolare della Salute ribadendo che in primo luogo il vaccino andrà al personale medico e sanitario e alle Rsa, poi per fasce d’età: prima agli ultra 80enni, poi la fascia 60-70 e via via le altre fasce d’età, dando priorità ai lavoratori essenziali quali quelli della scuola.
Nella distribuzione ci sarà, ha sottolineato Speranza, il coinvolgimento dell’esercito. La distribuzione del vaccino sarà interamente statale: la gestione sarà centralizzata e il vaccino sarà distribuito secondo decisioni mediche e scientifiche. Successivamente si procederà con vaccinazioni di massa utilizzando grandi spazi pubblici: palestre, spazi aperti e fiere. Allo stato della conoscenza odierna ogni dose avrà bisogno di richiamo e non sappiamo quanto durerà l’immunità, ha precisato Speranza. Verrà implementata la rete per monitorare le vaccinazioni con un sistema informativo ad hoc collegato con sistemi regionali, prevedendo un doppio monitoraggio: vaccino-vigilanza e sorveglianza immunologica.
L’ottica europea, ha sottolineato il titolare della Salute, è quella di non partire con l’obbligo ma, attraverso persuasione e informazione, di raggiungere l’immunità di gregge, con 40 milioni di italiani vaccinati.”Non possiamo far coincidere la terza ondata eventuale con la campagna vaccinale – la sottolineatura di Speranza – per questo adesso l’obiettivo è la flessione della curva epidemiologica”.