Venti anni fa le donne che separavano il sesso dall’amore erano il 37,5%, oggi sono il 77,4%
Boom del porno a letto, donne che separano sempre più il sesso dall’amore e rapporti orali preferiti dall’80% degli italiani. La rivoluzione sessuale avanza e destabilizza gli assetti tradizionali con impennate senza precedenti. I rapporti tra coppie sono sempre più improntati alla genitalità piuttosto che all’amore. La pornografia è ormai uscita dalla sfera del proibito, dello scandaloso, del perverso. Video porno, anche nelle camere da letto di moglie e marito, ha portato una coppia su quattro alla visione di video hot durante il proprio rapporto sessuale. È quanto emerge dal Rappoto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani. Il 61,2% degli italiani di 18-40 anni guarda video porno da solo, il 25,2% lo fa in coppia. E il 37,5% pratica il sexting, ovvero l’invio tramite smartphone di immagini e testi sessualmente espliciti.
“Con il sexting- spiega Ester Viola, matrimonialista e scrittrice – sono in aumento anche i casi di matrimoni che finiscono davanti al giudice”. Gli italiani sono sempre più trasgressivi per quanto riguarda il sesso: l’80,7% fa sesso orale, il 67% pratica la masturbazione reciproca, il 46,9% usa un linguaggio osceno durante i rapporti. E ancora: il 33,1% pratica il sesso anale, il 24,4% usa oggetti, cibi o bevande per giochi erotici, il 16,5% scatta foto o registra video durante i rapporti, il 16,5% fantastica apertamente con il partner su altri possibili partner, il 13,1% ha rapporti sessuali a tre o più persone, il 12,5% pratica il bondage o il sadomasochismo. “Venti anni fa le donne che separavano il sesso dall’amore erano il 37,5%, oggi sono aumentate al 77,4%, mentre tra gli uomini il dato è salito dal 61,9% di allora all’81,8% di oggi”. La prima cosa che si associa al sesso è la ricerca soggettiva del piacere (19,8%), poi l’amore (16,5%), la passione (16,2%) e la complicità (13,9%). “È sempre stato cosi’, anche ai tempi di Petrarca – commenta lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet – solo che allora non si diceva. Ora la sessualità viene associata più alla genitalità che all’amore”. La vita sessuale, secondo il rapporto, soddisfa di più (il 79,6% dei 18-40enni) della propria vita in generale (73,6%). Questo vale più per gli uomini (l’80,4% e’ molto o abbastanza soddisfatto della propria vita sessuale) che per le donne (il 78,6%)”.
Il sesso degli italiani oggi “è più frequente e vario, con più partner”. Il 42% di coloro tra i 18 e i 40 anni lo fa due o tre volte alla settimana, venti anni fa la percentuale scendeva al 35%. I 18-40enni italiani hanno 1,8 rapporti sessuali alla settimana, circa 8 al mese. E se il 48,6% ritiene di fare sesso nella giusta misura, il 48% ne vorrebbe fare di più e solo il 3,4% di meno. Inoltre, il numero medio di partner avuti a 40 anni è 6: 4 per le donne, 7 per gli uomini. Venti anni fa il 50% delle donne entro i 40 anni aveva avuto un solo partner, oggi questo dato è sceso al 39,6% (tra gli uomini il dato e’ sceso dal 24,7% al 22%). Aveva avuto sei o più partner il 12,7% delle donne, oggi questo dato è salito al 15,8% (per gli uomini il dato è salito dal 32,4% al 40,5%). Insomma, osserva il rapporto, “si fa più ricorso al dating e si finisce più rapidamente a letto”. Il 63,3% dei 18-40enni italiani ha avuto rapporti sessuali completi non protetti”. Tra le ragioni la mancanza di un contraccettivo a disposizione (22,5%), il brivido di correre un rischio (18,1%), sottovalutazione di una gravidanza indesiderata (17,9%) o scelta del partner (15,1%). Il 33,9% degli uomini e il 23,3% delle donne- si legge ancora- percepisce la contraccezione come una limitazione. Il profilattico è il sistema più conosciuto (dal 92,8%), seguito dalla pillola.