Dalle 15 alle 18, tra i premiati al Blu di Prussia a Napoli anche il medico Gianluigi Condorelli
Oggi pomeriggio 15 alle 18, negli spazi della Galleria “Al Blu di Prussia” di via Filangieri, si svolgerà la serata di gala per la consegna del premio “Napoli per l’eccellenza 2019 – Civicrazia”. Condotta da Vincenzo De Lucia con la partecipazione di Antonella Ippolito, la manifestazione è un evento culturale che, alla sua decima edizione dedicata a Romeo De Maio, omaggia chi, a Napoli e per Napoli, ha fatto dell’eccellenza un obiettivo costante del proprio lavoro.
Per l’edizione 2019 la “Stella Civicratica” sarà conferita al magistrato, presidente dell’Anac Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone; al medico e professore universitario, direttore del Dipartimento Cardiovascolare presso “Humanitas Research Hospital” Gianluigi Condorelli; all’attrice Ida di Benedetto; al regista Salvatore Piscicelli, al musicologo Claudio Gison, alla cantante lirica Anna Rita Gemma bella, al giornalista direttore di Fanpage Francesco Piccinini, al duo piano e viola Enrico Angelozzi e Alfonso Avitabile; allo stilista Gennaro Annunziata.
Per la sezione giovani, una targa per la composizione poetica Alessia Guerriero. La manifestazione, nata nel 2010, ha la Medaglia e il Patrocinio del Presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e dell’Università degli studi “Suor Orsola Benincasa”di Napoli ed è promossa dall’Associazione “Il Ponte della Civicrazia”, nata nel 1992 per dar lustro alla cultura civicratica che ha a cuore le sorti della città partenopea affinché anche il potere pubblico sia davvero al servizio del cittadino. Raffaele Cantone nato a Napoli, 24 novembre 1963 è un magistrato italiano. Dal 27 marzo 2014, fuori ruolo per lo svolgimento dell’attuale incarico, presiede l’Autorità nazionale anticorruzione. È entrato in magistratura nel 1991, seguendo il consiglio di intraprendere tale carriera fornitogli dallo zio Nicola Giovannone (Maresciallo Maggiore della Guardia di Finanza), come scriverà anche nel suo libro Solo per giustizia. È stato sostituto procuratore presso il tribunale di Napoli, dove si è occupato principalmente di criminalità economica, fino al 1999, quando è entrato nella Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli, di cui ha fatto parte fino al 2007. Assegnato all’area del casertano, si è occupato delle indagini sul clan camorristico dei Casalesi, riferite anche nel noto best seller di Roberto Saviano, Gomorra, riuscendo ad ottenere la condanna all’ergastolo dei più importanti capi di quel gruppo fra cui Francesco Schiavone, detto Sandokan, Francesco Bidognetti, detto Cicciotto ‘e Mezzanott, Walter Schiavone, detto Walterino, Augusto La Torre, Mario Esposito e numerosi altri.
Si è occupato anche delle indagini sulle infiltrazioni nel settore dei rifiuti e delle infiltrazioni dei clan casertani all’estero, in particolare in Scozia, dove è stata individuata una vera e propria filiale del clan La Torre di Mondragone dedita al reinvestimento in attività imprenditoriali e commerciali di proventi illeciti, in Germania, Romania ed Ungheria, dove esponenti del clan Schiavone durante la latitanza si erano stabiliti ed avevano acquistato beni immobili ed imprese. Ha curato il filone di indagini che hanno riguardato gli investimenti del gruppo Zagaria a Parma e Milano facendo condannare per associazione camorristica un importante immobiliarista di Parma.