Le aree cerebrali uditive di uomini e donne mostrano una preferenza per i suoni armonici
I suoni armonici hanno un effetto diretto sulla psiche umana, le frequenze vengono percepite come portatrici di “tonalità”. Le note non toccano solo l’anima, ma sono in grado di accendere anche il cervello umano, in un modo peculiare. Le aree cerebrali uditive degli esseri umani, infatti, mostrano una preferenza per i suoni armonici. Ma questo non accade in primati tanto vicini a noi come i macachi. È quanto emerge da uno studio pubblicato online su ‘Nature Neuroscience‘. Parola e musica, ricordano i ricercatori della Columbia University di New York, contengono frequenze armoniche che sono percepite come dotate di “tonalità”. La capacità di discriminare il tono è fondamentale per il parlato e la musica. Negli esseri umani le regioni della corteccia uditiva coinvolte nella percezione del tono rispondono di più ai suoni armonici che al rumore. Tuttavia, non era noto se regioni del cervello simili fossero presenti in altri animali.
Il team di Sam Norman-Haignere ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale per misurare le risposte del cervello umano e di quello dei macachi ai suoni armonici naturali e sintetici, incluse le vocalizzazioni registrate dei macachi, e ha confrontato quelle risposte con dei rumori. In un esperimento, gli autori hanno osservato forti risposte ai toni armonici in quattro soggetti umani, ma queste risposte erano largamente assenti in tre macachi di confronto. In un altro esperimento, gli autori hanno misurato le risposte del cervello di sei umani e cinque macachi a vocalizzazioni di macachi naturali o versioni modificate in cui i toni armonici erano stati sostituiti con del rumore. Le risposte ‘registrate’ nel cervello umano hanno mostrato una maggiore selettività per le vocalizzazioni armoniche rispetto ai macachi. Ecco perché gli autori concludono che l’organizzazione della corteccia uditiva è differente tra uomo e macaco, e potenzialmente questo accade per via dell’importanza unica di parola e musica per l’uomo.