Alle 22,10 i due sceneggiati sul canale 54, restaurati in HD. Grande attesa per il nuovo film di Avati su Dante Alighieri
Il “Sommo regista” Pupi Avati ha già pronto il suo nuovo colossal sul Sommo Poeta, Dante Alighieri, ma nell’attesa, che non sarà lunga, da questa sera su Rai Storia andrà in onda un pezzo di vita del maestro bolognese, il suo “dolce stil novo” che ha innovato il cinema italiano. Gli sceneggiati, che Avati ha scritto con Maurizio Costanzo nel ’77 e ’78, sono “Jazz band” e “Cinema!!!” (1979). Sono entrambi ispirati dalla sua biografia personale. I primi capolavori per la Rai che proprio Rai Cultura propone da questa sera alle 22.10 su Rai Storia, canale 54, restaurati in HD, tramite digitalizzazione dei master originali, con un’introduzione dello stesso regista.
Pupi Avati riversa la sua memoria autobiografica in “Jazz Band”, dove un gruppo di ragazzi bolognesi nel 1956 sognano il futuro attraverso la musica jazz e in “Cinema!!!”. Due “fiction” dove emerge l’aspirazione di un ragazzo che sogna Cinecittà nella Bologna degli anni ‘60. Ma non mancano i ricordi del set, dove la Bologna del 1956 – un anno fatidico per il mondo – e quella del 1964 vengono ricostruite mentre si dipana il ‘77 bolognese, quello del sindaco Zangheri, del DAMS, della morte dello studente Francesco Lo Russo e della “tre giorni dell’autonomia”. Epoche, e generazioni giovanili, che si incrociano nei ricordi del regista bolognese. Avati “fa il cinema” già da 10 anni quando nel 1977 avvia le riprese di Jazz Band. Le sue visioni sono quelle di un cinema “stravolto, surrealistico e grottesco” come lo definisce il Radiocorriere.
Con la Rai, Avati approccia a un genere più realista, realizzando un “lungo film fatto di piccole cose”, dove si parla di amicizia, come racconta Avati in un articolo del Radiocorriere, scritto da lui stesso. Nelle introduzioni per Rai Storia, Pupi Avati racconterà il suo rapporto con gli attori, a cominciare da Lino Capolicchio, protagonista dei due sceneggiati, un alter ego dello stesso regista, che lo dirige anche nell’apprendimento del clarinetto, per meglio risultare nella recitazione. Avati ha fatto parte di formazioni jazz come clarinettista, e in “Jazz band” partecipa alle “jam session” inserite nella colonna sonora. Ma ritornando al film su Dante Alighieri, la Rai ha dato il via libera dopo diciotto anni. “Attraverso una conferenza skype con Paolo Del Brocco e tutto il board di Rai cinema hanno finalmente dato il via a questo film su Dante che stiamo preparando per i 700 anni della morte che cadranno il 14 settembre” ha raccontato il regista bolognese ospite di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro a “Un giorno da pecora”. Il lungometraggio si preannuncia come un vera è propria opera monumentale. Avati ha già scritto il film e lo ha tradotto in inglese. E il cast sarà quello delle “rare occasioni”.