Il piano della task force di Colao si intitola “Iniziative per il rilancio dell’Italia 2020-2022”: un centinaio di proposte operative. Tra gli interventi per le imprese e il lavoro il rinnovo dei contratti a termine senza causali fino a fine anno, incentivi ai pagamenti elettronici, regolarizzazione di contante e capitali esteri a patto che siano reinvestiti in Italia. Sviluppo delle infrastrutture nel segno della sostenibilità. Suggerita la creazione di “Istituti Marconi per la ricerca avanzata” per il trasferimento di tecnologie alle aziende. “Reddito di libertà” per le donne vittima di violenza e assegno unico per i figli a carico. “Fondo Covid” per sostenere musei e attività culturali. Per superare la “burocrazia difensiva” si propone una riforma delle norme sul danno erariale.
Tre “assi di rafforzamento” per la trasformazione dell’Italia: digitalizzazione, rivoluzione verde, parità di genere e inclusione. E sei aree fondamentali per la ripartenza dopo il coronavirus: imprese e lavoro, infrastrutture e ambiente; turismo, arte e cultura; pubblica amministrazione; istruzione, ricerca e competenze; individui e famiglie. Sono le coordinate del rapporto finale consegnato alla presidenza del Consiglio dal comitato di esperti guidato da Vittorio Colao. “Iniziative per il rilancio dell’Italia 2020-2022″, è il titolo: un centinaio di proposte operative da cui il governo potrà trarre spunti per il Recovery plan italiano e per il confronto che si aprirà nei prossimi giorni con le parti sociali nell’ambito degli “stati generali dell’economia” annunciati dal premier Giuseppe Conte.