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Russia: imprenditore Prigozhin teme un possibile rapimento da parte degli Usa 

L’imprenditore russo Evgenij Prigozhin, noto al pubblico come “il cuoco di Putin”, ha fatto appello al Comitato investigativo della Federazione Russa, denunciando una possibile minaccia di rapimento ai suoi danni, ad opera dell’Fbi e delle autorità Usa. Lo ha riferito l’ufficio stampa della società Konkord, di proprietà di Prigozhin, in un comunicato postato sul social network Vkontakte.

Prigozhin afferma che l’Fbi lo ha inserito nella lista dei ricercati e ha promesso una ricompensa per le informazioni sul suo conto, per un importo di 250 mila dollari. Questo, sottolinea, potrebbe incoraggiare i tentativi di rapimento per fini economici. L’imprenditore, che i media internazionali collegano all’agenzia di sicurezza provata Wagner, ritiene che la promessa di una ricompensa monetaria significhi di fatto la compravendita di una persona. “Dichiaro di non aver commesso alcun crimine né sul territorio della Federazione Russa né sul territorio di uno Stato straniero, inclusi gli Usa, e la persecuzione nei miei confronti da parte degli Stati Uniti avviene per motivi politici, unicamente perché sono un cittadino russo ed esprimo attivamente la mia opinione, che non è simile alla politica statunitense”, ha affermato Prigozhin nella nota.

Il “cuoco di Putin” ritiene che il suo “rapimento” sia stato autorizzato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dal direttore dell’Fbi Christopher Ray, dal direttore della Cia William Burns e dal segretario alla Giustizia Usa, Merrick Garland. Prigozhin chiede che il Comitato investigativo russo avvii un procedimento penale contro questi soggetti, con l’accusa di organizzazione di un rapimento e tratta di persone. Alla fine di febbraio, l’Fbi ha annunciato una ricompensa di 250 mila dollari per qualsiasi informazione che contribuisca all’arresto di Prigozhin, inserito nella lista dei criminali più pericolosi per presunta interferenza negli affari interni degli Stati Uniti, segnatamente nelle elezioni presidenziali del 2016.

 


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