Si svolgerà dal 9 al 13 maggio 2019 la 32esima edizione del Salone del libro di Torino
Un Salone “colto e popolare”, in grado di guardare sempre di più al mondo con una “visione internazionale fortissima grazie a grandi autori e premi Nobel”. È con queste parole che Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone del Libro di Torino disegna la prossima edizione della manifestazione piemontese, la 32esima, che si terrà dal 9 al 13 maggio. Conversando con l’AdnKronos, in vista della presentazione dell’iniziativa in programma il 6 marzo, lo scrittore, premio Strega nel 2015, spiega che “il Salone del Libro ha superato uno dei temi centrali della politica, cioè la questone élite-popolo. Uno degli ingredienti del Salone del Libro quello di offrire contenuti alti e popolari allo stesso tempo. Insomma, è la gente normale viene al Salone del Libro per assistere a presentazione e dibattiti importanti. Per questo il nostro è un appuntamento alto e popolare.
Per quanto riguarda la partecipazione dei lettori mi aspetto che questa tendenza venga confermata”, sottolinea lo scrittore barese. Sul fronte invece delle attese legate agli ‘attori’ del mondo del libro, Lagioia rimarca il fatto che “tutta la filiera del libro si troverà unita a Torino, dagli editori ai librai, dalle scuole alle biblioteche”. Un fatto “positivo” anticipato settimana dal presidente degli editori che ha annunciato il ritorno dell’Aie a Torino. L’organizzazione guidata da Ricardo Franco Levi è entrata infatti nel Comitato d’indirizzo dell’iniziativa torinese.

“Dopo quasi 2 anni e mezzo il mondo del libro torna a riunirsi”, sottolinea Lagioia. Quest’anno la manifestazione torinese potrà contare anche su una nuova organizzazione e su nuovi spazi. Dopo che l’ex Fondazione per il Libro, la Cultura e la Musica è stata messa in liquidazione, il marchio è stato assegnato in modo definitivo all’associazione non profit dei fornitori e creditori della manifestazione “Torino Città del Libro” lo scorso 19 febbraio. In questo quadro, il Circolo dei Lettori si occuperà del programma culturale e della comunicazione. Un assetto che per Lagioia rappresenta “una vittoria, tutti hanno fatto la loro parte”. Non solo: il Salone del Libro sarà più grande. Per “ovviare alla mancanza di spazi riscontrata l’anno scorso, al posto del paglione 5 avremo lo spazio ‘Oval'”, dice Lagioia. Si tratta di 14mila metri quadrati in più messi a disposizione delle attività del Salone del Libro, soddisfando anche le esigenze degli espositori.