
Salute, in lockdown calano fumatori sigarette.
Sono diminuiti durante il lockdown i fumatori di sigarette tradizionali, ma sono aumentati i consumatori di tabacco riscaldato e sigaretta elettronica
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Decidere di andare a studiare o lavorare in una città come Bologna vuol dire circondarsi di vivacità, bellezze, storia e numerosi eventi culturali. Nella maggior parte dei casi questi sono prettamente concentrati nel Centro Storico della città ed è per questa ragione che studenti e lavoratori finiscono sempre col circoscrivere la ricerca del proprio alloggio proprio in questa zona. Una scelta che però penalizza le tasche, rende difficile le ricerche perché la richiesta è davvero molto alta o costringe ad accontentarsi di appartamenti non sempre messi in buone condizioni. Che fare, dunque, per trovare una buona sistemazione a Bologna, senza dilapidare il proprio patrimonio ne rinunciare ai piaceri della vita mondana? La formula vincente sta tutta nel saper individuare una zona-compromesso ben collegata con il centro, ma certamente più economica. Scrutando in giro per la città e affacciandosi appena fuori le mura, si possono scoprire notevoli occasioni, a prezzi molto vantaggiosi e in quartieri tanto vivibili quanto trascurati sia da studenti che fuori sede. Questo discorso vale ancor di più se si prediligono formule abitative come i monolocali che presentano il vantaggio di garantire la completa indipendenza mantenendo i costi contenuti. Per facilitare la ricerca, ed evitare di perdere troppo tempo tra giornali e annunci pubblicati per strada, un'ottima soluzione è rappresentata dal ricorso al supporto dei siti dedicati agli affitti. Tra questi, ZappyRent si presenta come una delle piattaforme online più accessibili sia per la facilità di utilizzo che la totale assenza dei costi, oltre alla ricca scelta di monolocali in affitto a Bologna. Consultando la sezione del sito dedicata, si potranno visionare gli annunci in base alla zona di preferenza e anche al budget disponibile. Ecco dunque, come in questo modo, può tornare più facile scoprire che per chi si affaccia alla vita in città da solo il monolocale rappresenta la soluzione migliore sia in termini di vivibilità che di convenienza. Le aree da prendere in considerazione sono numerose, per cui diventa importante imparare a distinguerne le diverse caratteristiche per capire meglio quale può offrire i servizi e lo stile di vita che si preferisce. A Borgo Panigale, ad esempio, ci sono numerose occasioni di svago ed è ben collegato al centro attraverso le linea autobus 13, 19 e 27. A ben guardare, sulla piattaforma ZappyRent, si possono scovare appartamenti con un prezzo al mq che oscilla trai 10,90 Euro e gli 11,70 Euro Anche il quartiere di San Donato è piuttosto conveniente e collegato molto bene con il centro grazie alle linee 14 e 20. In questa zona i prezzi dei monolocali salgono leggermente, fino a raggiungere i 12,60 Euro al mq. Porto Saragozza, Leme, Corticella, sono ricche di aree verdi e attrattive turistiche che li rendono vivaci agli occhi di fuori sede e viaggiatori. I prezzi sono più o meno simili alla zona di San Donato. Tornano a scendere infine i costi degli affitti a Santo Stefano e Savena, zone molto vicine al centro e, dove i costi dei canoni si aggirano attorno agli 11 euro al mq.
Secondo ultime indiscrezioni che arriverebbero direttamente dal quartier centrale della Sony, presto nel vecchio Continente potrebbero arrivare nuove scorte di Playstation 5. La decisione sarebbe stata presa per far fronte alla scarsità di Play Station 5 disponibili sul mercato e per rispondere all’enorme richiesta da parte del pubblico. Sui vari canali social dell’azienda, infatti, sono tanti gli utenti che chiedono giorno per giorno informazioni circa l’arrivo delle nuove ed attesissime PS5. Richieste che hanno trovato risposta visto che negli Stati Uniti sembra che la PS5 sia disponibili presso diversi punti vendita delle catene GameStop e Best Buy. Tra qualche settimana potrebbe essere il turno dell’Europa, a partire dal Regno Unito, uno dei mercati più importanti per quanto riguarda il mondo della Playstation. Ed in Italia? L’obiettivo è quello di avere nuove scorte di PS5 a disposizione già per fine gennaio, anche se non ci sono ancora conferme in tal senso. In ogni caso gli amanti della sempre mitica console Sony possono portarsi avanti con il lavoro ed iniziare ad ottenere risparmi su giochi e accessori per Playstation 5 grazie ai coupon Unieuro dedicati alla nota console. D’altronde una prima fornitura era attesa già per inizio gennaio ma a causa di alcuni ritardi di consegna ciò non è stato possibile. Ora non ci resta che attendere nuove notizie ufficiali da parte di Sony circa l’arrivo di nuovi stock della PS5. Ricordiamo che il prezzo della Playstation 5 è di 399,99 euro nella versione Digital Edition. Mentre nella versione con CD il prezzo è di 499,99 euro. Con questa nuova attesissima console Sony vuole offrire un’esperienza di gioco avvincente e coinvolgente come non mai. A tal proposito è stato realizzato il controller Dual Sense che grazie al feedback aptico ed ai grilletti adattivi offre ai giocatori sensazioni mai provate prima. Altra grande novità è rappresentata dalla tecnologia Tempest 3D AudioTech che promette di rendere le sessioni di gioco più entusiasmanti che mai. Inoltre dal punto di vista estetico la Playstation 5 è una console sinuosa ed elegante e che non presenta alcun problema dal punto di vista acustico. L’azienda giapponese ha lavorato parecchio per migliorare quest’ultimo aspetto che ha penalizzato, e non poco, le precedenti versioni della Playstation Sony.
La Juve vince la Supercoppa. Un Napoli discreto nel primo tempo si spegne nella ripresa e lascia campo libero alla Juve. Peccato perché gli azzurri avrebbero potuto anche pareggiare la partita se Insigne non avesse sbagliato il penalty nella ripresa. E invece la Juventus ha firmato anche il 2-0 quando ormai gli azzurri erano sbilanciati alla ricerca del pareggio. Molti errori in fase d’appoggio del Napoli che non riesce a macinare gioco per il pressing della Juventus. Ritmi blandi, con il Napoli che trova coraggio solo nella parte centrale del primo tempo. Conquista solo una punizione che Insigne regala al portiere. Il Napoli va vicino al gol con Lozano che raccoglie un cross di Demme e di testa impegna severamente Szczesny. Risponde la Juventus con un tiro di Ronaldo che finisce di poco alto sulla traversa. La gara vive un grande equilibrio. E infatti il primo tempo si chiude sullo 0-0, anche se il Napoli recrimina per l’occasione di Lozano. Nella ripresa, il copione è sempre lo stesso. Squadre bloccate con il Napoli che però dopo 15’ è un po’ sulle gambe e la Juve sembra più convinta. Ed infatti passa in vantaggio con Ronaldo. Su un’azione di calcio d’angolo il portoghese approfitta di un doppio rimbalzo e insacca. Il Napoli cerca di ristabilire la parità ma non trova varchi perché la Juventus è tutta chiusa ed è abile a ripartire. Il Napoli è in difficoltà e soffre tantissimo. Gli azzurri praticamente sono spariti dal campo. Poi hanno il modo per pareggiare, ma Insigne fallisce il calcio di rigore, tirando bene, Il talento di Frattamaggiore lo tira troppo angolato e la palla finisce fuori. Il Napoli si riversa in attacco e nel finale subisce anche il 2-0 di Morata. La Juve alza la Supercoppa.
Vittoria doveva essere, vittoria è stata. La GeVi supera agevolmente una comunque combativa Stella Azzurra Roma, grazie alla straordinaria prestazione di Eric Lombardi ed allá solidità di Parks. Ancora in rodaggio Mayo, ma sostanzialmente migliore la fluidità offensiva azzurra, soprattutto nel momento in cui i padroni di casa, privi di un americano ma trascinati da uno straripante Menalo, avevano provato a mettere granelli di sabbia negli ingranaggi attraverso quella zona risultata così indigesta domenica scorsa. LA CRONACA È la será della verità, quella in cui la GeVi è chiamata a dare risposte soprattutto a sé stessa. L’inopinata sconfitta casalinga con Rieti ha lasciato pesanti strascichi in un ambiente che tutto si aspettava meno che ripetere l’ingenuità di farsi raggiungere e superare dopo aver avuto in mano le sorti del match e da un avversario, tra l’altro, nettamente inferiore sulla carta e molto più corto nelle rotazioni. Tra dubbi, giocatori messi in discussione e umori di un ambiente che non conosce mezze misure tra l’esaltarsi ed il deprimersi, capitan Monaldi e compagni si trovano a calcare la splendida, ancorchè tristemente vuota, cornice del PalaCoccia di Veroli. Starting five consueto con Monaldi, Marini, Parks, Lombardi e Zerini per coach Sacripanti, Mayo parte ancora dalla panchina; D’Arcangeli, in attesa del senior in arrivo per sostituire Laster, schiera un quintetto d’emergenza gravato dalle assenze di Nikolic, ai box per infortunio, e Fokou, appena ceduto ad Orzinuovi. In cabina di regia agisce Giordano, scortato da Thompson, Menalo, Cipolla e Ndzie. La GeVi comincia con energia, da un rimbalzo offensivo strappato da Zerini a tre difensori nasce il fallo su Parks che, dalla lunetta, inaugura il punteggio facendo bottino pieno. La risposta capitolina è una gran giocata di Giordano che semina tutti ed appoggia a canestro. Tra i più attivi, nelle prime battute dell’incontro, ci sono Lombardi e Menalo. L’ala forte azzurra trova subito la tripla dall’angolo, il giovane croato mette in difficoltà la difesa avversaria ma non sfrutta del tutto i liberi conquistati; la poca freddezza del giocatore stellato è punita dalla tripla di Marini, che colpisce dalla stessa mattonella dalla quale aveva segnato Lombardi, e Parks, bravo ad attaccare il ferro. A Napoli entra di tutto dall’arco, Monaldi fa saltare il difensore e segna il 13-5 azzurro, Lombardi torna nell’angolo e, dopo appena 4’, la GeVi conduce di 11 lunghezze. Il festival di Lombardi si allunga con la schiacciata a due mani che corregge l’appoggio di Marini, poi Parks subisce fallo sul tiro e coach D’Arcangeli decide di correre ai ripari con un minuto di sospensione. Al rientro dalle panchine Parks realiza entrambi i liberi; le due squadre si schierano a zona e Napoli inanella un paio di attacchi inefficaci prima di colpire con Marini, lesto a rubare il rimbalzo offensivo. Tra i padroni di casa è Giordano l’unico a vedere il canestro: se la Gevi, che continua a sparare con precisione dal perimetro, non tocca i 20 punti di vantaggio è merito suo. La girandola di cambi che porta in campo Josh Mayo ha l’effetto di obbligare gli azzurri a riposizionarsi, con coach Sacripanti che ricorre nuovamente alla zona; ne viene fuori il secondo fallo di Parks, ma anche 7 punti consecutivi di Menalo. Ma la GeVi vede il canestro come una vasca da bagno, Lombardi e Marini perforano ancora la retina dai 6,75 ed i primi 10’ la vedono condurre per 31-19. Neanche il tempo di cominciare la seconda frazione di gioco che la GeVi allunga con Iannuzzi e Mayo che fanno saltare la zona dei padroni di casa tra cui, finalmente, si comincia a vedere Thompson. Il capocannoniere della serie A2 spreca un potenziale gioco da 4 punti ma comincia a creare grattacapi a Josh Mayo, costretto al secondo fallo per stopparne la fuga in contropiede. La Stella, allora, prova a pescare i centimetri di Thioune sotto canestro, tuttavia il pivot locale si vede sbarrare la strada da una stoppata di Sandri che lo coglie di sorpresa da tergo. Anche coach Sacripanti chiama la zona, battuta da Menalo, ma la noticia è l’ingresso in campo di Visintin, talento di cui si dice abbia le stimmate del predestinato. Il giovanissimo numero 10 capitolino si presenta strappando di mano il rimbalzo a Iannuzzi e partendo in contropiede come un fulmine: battuto Uglietti in penetrazione e due liberi che segna per riportare, dopo oltre 10’, gli stellati sotto la doppia cifra di svantaggio. La Stella ci crede, Giordano segna nonostante l’opposizione di Mayo per il -7, poi avrebbe la palla per riavvicinarsi ulteriormente ma Thompson non fa i conti con il cronometro; contro una squadra come Napoli gli errori si pagano cari, e infatti Lombardi riporta gli ospiti a +10 dal solito angolo, poi Sandri allunga tagliando sul fondo e battendo l’avversario diretto in modo da trovare un facilissimo appoggio al tabellone. Sull’altro lato del campo, l’ex Virtus Roma si fa letteralmente in 4 e conquista due sfondamenti di pura caparbietà difensiva. È ancora Visintin a riavvicinare Roma, tripla frontale e nuovo -9. Proprio il tiro pesante comincia a tradire la GeVi che sbatte più volte sul ferro ottenendo solo che i padroni di casa si rifacciano sotto. La panchina azzurra, con l’ingresso di Mayo, decide di optare per la doppia cabina di regia con capitan Monaldi: i due, dopo un iniziale attimo di smarrimento, si coordinano favorendo il canestro facile di Zerini; la tripla del capitano, assistita proprio da Mayo, chiude il primo tempo sul 49-39. Dagli spogliatoi esce una GeVi energica, i primi due punti arrivano al termine di una circolazione di palla interrotta solo dalla penetrazione vincente di Monaldi. Lombardi castiga ancora dall’angolo la difesa di casa, poi Parks puntella il parziale di 10-2; Napoli è in fuga e coach D’Arcangeli chiama time out per vederci chiaro. Gli azzurri, però, sono bollenti: un indiavolato Lombardi tocca quota 22 con una bomba ed una schiacciata in contropiede per il massimo vantaggio ospite (43-64), con Parks che si veste da assist man per lui e per Zerini e la difesa della Stella Azzurra che appare indietro di un tempo di gioco rispetto all’attacco azzurro. Il risultato è che i padroni di casa sono in bonus già a meta terzo quarto e possono solo guardare Monaldi segnare dalla media. Coach Sacripanti rispolvera il doppio play rimettendo in campo Mayo per Parks, la difesa ci mette qualche secondo di troppo a registrare i nuovi equilibri: ne approfittano Thompson e Cipolla per riportare Roma sotto i 20 punti di distacco con un miniparziale di 7-0 chiuso dall’ennesima tripla a segno, stavolta di Monaldi, a cui fa seguito il canestro in appoggio di Marini, imbeccato da Mayo; la tripla di Cipolla chiude il periodo sul 57-76. È la Stella Azzurra, stavolta, ad inaugurare il parziale con Menalo e Giordano, Cipolla allunga il break ubriacando di finte Klacar; Sacripanti capisce il momento e chiama subito il minuto di sospensione. È Mayo a dare la scossa ai suoi, trovando finalmente la tripla dal palleggio; la partita si trasforma per un attimo in un incontro su un qualsiasi playground, con scelte discutibili da ambo le parti e scambio di canestri senza soluzione di continuità: ne beneficia lo spettacolo, poi Napoli registra nuovamente la retroguardia e si riporta a +20 con Iannuzzi sugli scudi, rintuzzato solo da Menalo che segna la tripla di tabella. Mentre Sandri si guadagna un altro sfondamento, Mayo ritrova maggior fiducia nella conclusione e segna ancora dal perimetro; due liberi di Uglietti, per il +21, chiudono virtualmente la contesa. Il resto è garbage time che serve per rivedere in campo Visintin e Klacar, oltre che per aggiustare le cifre dei vari giocatori. Finisce 74-94. IL COMMENTO Attacco riuscito alla zona, ritrovato Lombardi; la GeVi vince facile, gestendo minutaggi e momenti della partita a piacimento, tanto che le fiammate dei padroni di casa sono sembrate più gentile concessione della difesa partenopea che frutto della forza dell’avversario. Sugli scudi Eric Lombardi, autore di una doppia doppia da 22 punti, 11 rimbalzi ed uno stratosferico 6/8 da 3; gli fa buona compagnia Parks, 15+11r, con una prestazione tutta solidità. 9 punti, nonostante il rodaggio, per Mayo, apparso più teso a cercare la fluidità nella circolazione palla che al fattore punti segnati; il playmaker ex Varese è chiaramente alla ricerca delle sensazioni perdute, delle care vecchie abitudini che gli avevano permesso di segnare con continuità anche al piano di sopra. Vittoria, questo contava, ma anche le indicazioni del parquet sono state più lusinghiere, adesso testa a Ferrara per il primo revenge match del ritorno.
La polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 24enne foreign fighter italiano accusato di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale, arruolamento, apologia del terrorismo e istigazione a commettere crimini con tali finalità. L'operazione rappresenta l'epilogo di una complessa attività di indagine, coordinata dalla procura de L'Aquila, e volta al rintraccio del combattente, destinatario della misura cautelare in questione, emessa nel 2017 dal gip del capoluogo abruzzese e successivamente estesa in campo internazionale. Il giovane, dalla nascita residente in Svizzera, aveva intrapreso quando era ancora minorenne un percorso di conversione all'Islam che lo ha portato fino alla completa radicalizzazione: proprio la profonda condivisione della ideologia jihadista lo ha spinto, nel 2014, a partire alla volta del quadrante siro-iracheno per unirsi alla formazione qaedista Jabath Fatah al-Sham insieme con la moglie, una cittadina turca nata in Germania, dalla quale ha avuto successivamente tre figli. Le attività tecnico-informatiche svolte dalla Digos di Pescara e da personale specializzato del Servizio per il contrasto all'estremismo e terrorismo esterno della Dcpp/Ucigos - avviate giànel 2015 - hanno permesso di documentare l'effettivo attivismo del foreign fighter italiano tra le fila dei gruppi terroristici affiliati ad Al Qaeda nei territori di guerra del quadrante siro-iracheno, nonché la sua intensa attività di proselitismo, l'addestramento al combattimento e il successivo impiego in attività militari. Anche grazie alle risultanze acquisite in sede di rogatoria internazionale, è stato possibile localizzare il foreign fighter e il suo nucleo familiare nell'area siriana di Idlib e di documentare la sua volontà di consegnarsi alle autorità italiane. Alla luce di questi sviluppi, il Servizio per il contrasto all'estremismo e terrorismo esterno della polizia di Stato ha attivato i canali diplomatici e della cooperazione di polizia che hanno trovato riscontro nella piena collaborazione delle autorita' turche, consentendo di coniugare istanze giudiziarie con esigenze umanitarie. Funzionari dell'Antiterrorismo della Polizia di Stato, dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise) e della Digos di Pescara si sono recati ad Hatay (Turchia) per prendere in consegna il giovane al quale, giunto in Italia, è stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre la moglie e i figli, nel rispetto della volontà espressa dalla coppia, sono rimasti in Turchia.
Hanno fatto 'outing' in extremis e a urne appena chiuse al Senato, hanno chiesto di votare trasformando la precedente assenza in un sì aperto al governo Conte. La 'zampata' è di Lello Ciampolillo, ex del M5S, e di Riccardo Nencini di Italia viva. Riammessi al voto da un'imprevista "Var", entrata in azione dopo le 22 grazie ai senatori questori, i due vengono allo scoperto. E sembrano solo i primi della pattuglia di 'responsabili', finora dormienti e che da domani potrebbero aggiungersi alla maggioranza. "Lavoriamo a renderla più forte", sottolinea il premier Giuseppe Conte. Ma la sua partita è in salita. Domani, un vertice potrebbe tenersi per fare il punto. E non si esclude che, sempre nello stesso giorno, Conte vada al Colle. Lì il premier potrà comunicare la volontà di rafforzare la maggioranza. Avrà una manciata di giorni. Il tempo di superare il voto sullo scostamento e quello sul dl ristori, sul quale - al momento - il governo può contare anche su Iv e centrodestra. La mossa di Ciampolillo e Nencini contribuisce pure ad alzare il margine della fiducia, che a Palazzo Madama arriva a quota 156, cioé voti in meno rispetto alla maggioranza assoluta dei 161. Numericamente, però, Iv resta determinante. E Matteo Renzi, dal salotto di Vespa, promette battaglia. "Dovevamo asfaltarci ma non hanno in numeri. Mi sembra evidente che siamo all'opposizione", attacca l'ex premier dicendosi pronto ad un governo di unità nazionale ma assicurando che non sarà alleato del centrodestra. La nuova partita a scacchi tra Conte e Renzi è, di fatto, già cominciata. E il premier è a un bivio: per evitare l'ultima ratio dell'appello a FI, può solo mirare a svuotare Iv guardando, al tempo stesso, all'Udc. Operazione difficile ma non impossibile. "Se non si ricuce, io non vado all'opposizione", è l'avvertimento del senatore renziano Eugenio Comincini. A tarda sera c'è un dato: i 'costruttori' si rivelano meno numerosi e incisivi delle speranze di Conte. Ciampolillo e Nencini lo fanno all'ultimo, pur essendo stati assenti a entrambe le 'chiame' in aula. Si difendono dicendo di non aver fatto in tempo a votare, la presidente Casellati ricostruisce poi che l'ex 5S è spuntato alle 22.14 e la dichiarazione di fine voto è di un minuto dopo. Inevitabili le proteste e la bagarre in Aula. Altre sorprese vengono da due forzisti: la fedelissima Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin. Nei loro confronti scatta subito la scure di FI: "Sono fuori dal partito: votare con il governo in questo caso non è una questione di coscienza", sentenzia il vicepresidente Antonio Tajani. Nel partito di Renzi, a parte lo strappo di Nencini e l'assenza per Covid di Marino, l'astensione per ora regge. Il governo racimola inoltre consensi tra le frange del Misto, gruppo che a Palazzo Madama conta complessivamente 29 senatori di varie componenti. In particolare, pro fiducia si schierano i 7 del gruppo Autonomie (con Pieferdinando Casini in testa), i 5 del Movimento italiani all'estero, fuoriusciti come Gregorio De Falco (ex M5s) e Sandra Lonardo (ex FI) o "rientranti' come Tommaso Cerno che da stasera ritorna al Pd, l'"ovile" da cui era uscito un anno fa. A loro si aggiungono i senatori a vita Mario Monti, Liliana Segre ed Elena Cattaneo. E, spiegano fonti di governo, vanno considerate le assenze del pentastellato Francesco Castiello e del senatore a vita Carlo Rubbia. Il Pd, che per ora si limita a parlare attraverso "fonti" del partito, parla di "sciagurato salto nel buio" dopo la mossa di Renzi e ribadisce la necessità "il rilancio dell'azione del governo". Per i Dem Renzi, ormai è out. Diverso il discorso per i parlamentari renziani. Il M5S, con Alfonso Bonafede, sottolinea che, dopo i due voti di fiducia, "una maggioranza alternativa" non esiste. Ma è una maggioranza che va allargata. "Chi intende la politica in modo serio, è chiamato dalla storia a dare il suo contributo. Noi ci siamo", è il nuovo appello ai costruttori di Luigi Di Maio.
In pieno Extra Time gli arriva il colpo del ko che potrebbe risultare definitivo. Accade in pieno recupero nell’Aula di Palazzo Madama, a votazioni chiuse e poi riaperte per una manciata di secondi dopo una lunga consultazione con il “Var” del Senato. Ed ecco il colpo di scena da più parti previsto. Dissociandosi dalla scelta dei Renziani di astenersi, vota Sì alla Fiducia il Senatore Riccardo Nencini, titolare del simbolo Socialista, Logo che aveva imprestato a Matteo Renzi per consentirgli di formare il Gruppo di Italia Viva Palazzo Madama. È una scelta che apre nuovi scenari e che potrebbe determinare la scomparsa del Gruppo Renziano dall’Aula del Senato. Accadrebbe se Nencini decidesse di riprendersi l’antica Bandiera per farne altro uso... Mala tempora, dunque, per il Rignanese… Senza poi dire del prevedibile esodo verso nuove sponde di quei Renziani delusi e oggi spaventati dai numeri dell’ultimo sondaggio. Italia Viva, il partito che – come è noto - ha provocato la crisi, si avvale appena del 2,6 per cento dei consensi, una quota che non consentirebbe nemmeno di superare la soglia di sbarramento fissata per il proporzionale, secondo l’attuale legge elettorale. I numeri sono quelli del sondaggio realizzato da Demopolis per Otto e Mezzo su La7. Detto ciò, per il Premier Giuseppe Conte ora si apre una fase di delicata tessitura al fine di rafforzare Governo e Maggioranza attraverso la costruzione della cosiddetta quarta gamba. Non c’è da perdere altro tempo dopo quello fatto già perdere dalle Paturnie del Rignanese, il Rottamatore che riesce a darsi torto e a farsi dare torto anche quando afferma cose giuste…. In questo Scenario stupisce il quesito che si pongono i soliti navigati Tromboni Mediatici. Si chiedono quale sarà il prezzo da pagare ai Costruttori, quale sarà il Premio ad Essi spettante... Elementare Watson, direbbe Sherlock Holmes… In tempo di crisi, di pandemia e di vacche magre sarà infatti sufficiente il Premio costituito da una agiata sopravvivenza per altri due anni in Parlamento all’ombra dei circa 250mila euro che incasseranno nel Biennio 2021/22…
Lo Spartito è quello già anticipato tre giorni fa. Parole e Musica dettate dal Buonsenso del Tastierista. Perdonate la velata e inelegante Autocitazione… Tutto secondo Copione, dunque! Confermata la Sceneggiatura già illustrata nel pezzo pubblicato Domenica scorsa titolato “Oggi entra Carnevale…”. Con le dichiarazioni di voto ancora in corso nell’Aula del Senato, le conclusioni della giornata possono condensarsi così: il Premier Giuseppe Conte chiude i conti con Matteo Renzi e racimola i numeri necessari per avviare con quanti ci staranno un nuovo Patto di Legislatura. Morale della Favola, l’Inquilino di Palazzo Chigi - dopo aver legnato un anno e mezzo fa il Matteo della Lega - tra ieri e oggi ha rottamato il Matteo da Rignano. Da parte sua, Matteo Renzi surclassando il Mitico Tafazzi è riuscito nell’Impresa di Rottamare se stesso e il suo Giocattolo Italia Viva. L’ex Capo Scout ora sarà costretto a togliere il disturbo, sarà costretto a tenersi lontano dalle Stanze che contano. Finirà ai margini della Politica, per Lui rien ne va plus, il Gioco è chiuso, Game Over! E adesso pover’uomo…, verrebbe da dire prendendo in prestito il titolo del romanzo di Hans Fallada. Già perché ormai lo hanno conosciuto tutti e non lo vogliono né a Destra né a Sinistra né al Centro. Da sottolineare che con l’astensione sulla Fiducia Italia Viva non ha compiuto alcun atto di generosità né di responsabilità; con l’Astensione non ha inteso salvare né il Governo né il Paese; Italia Viva ha compiuto questa scelta nel disperato tentativo di salvare dall’estinzione se stessa, il proprio Capo e – salvo imprevisti - le pagnotte dei Fedelissimi fino al termine della Legislatura. Nessuno tra i Renziani – insomma – ha inteso rischiare i 13mila euro al mese di stipendio sul tavolo della Roulette della Crisi. Italia Viva si arrampica sugli specchi, niente di più spregevole l’ammantare con Alti Valori le nefandezze di cui ci si rende Autori. Ed è ciò che hanno fatto Quelli di Italia Viva. Capitolo chiuso, il Rignanese – vedrete – finirà col trasformarsi in residuale Orpello dell’Italica Politica. Un Fenomeno da Circo da parcheggiare ai tavoli dei Bar di paese. Una particina nel prossimo film di Pieraccioni gli calzerebbe a pennello. E adesso che succede? All’ovvio interrogativo la risposta è facile facile: bloccata la frana grazie all’intervento di pochi non disinteressati Soccorritori – frana che stava per travolgere il Governo e il Paese - da domani inizieranno le trattative finalizzate alla costruzione della quarta gamba sulla quale far camminare l’Esecutivo. Occorre formare un nuovo Gruppo attorno alla sigla Maie-Italia 23, un nuovo Gruppo in grado di darsi programma e Valori comuni. Il Grosso del Lavoro parte da domani. Il dotarsi di Programma e Valori Coerenti dovrebbe essere esigenza prioritaria anche dei Cinquestelle; esigenza prioritaria finalizzata a darsi quella identità e quella progettualità che tuttora mancano nonostante gli Stati Generali di recente memoria. Il dirsi né di Destra né di Sinistra è un equivoco da cestinare. Ma non è tutto. I Cinquestelle devono anche comprendere che non può più bastare l’imperativo “Onestà” se questa parola è avulsa da Valori trainanti. Si può restare Onesti anche accettando le Regole – il più delle volte compromissorie – della Politica e della Democrazia. Qualcuno spieghi ciò a Di Maio e Compagnia bella. Magari citando i nomi di Aldo Moro e di Enrico Berlinguer… Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet… Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca,,,
Tra le novità della Subaru XV MY21 risalta il design che si aggiorna senza stravolgere le apprezzate linee del modello. Oggetto principale del restyling è il rivisitato frontale dell'auto: una rinnovata mascherina, un nuovo disegno del paraurti, più pronunciato, e un cofano più spiovente caratterizzano ancor più sportivamente le linee di SUBARU XV. Si aggiorna anche il design dei cerchi in lega, differenziato per gli allestimenti con motorizzazione 1,6 benzina o e-BOXER, il sistema di propulsione Subaru di nuova generazione che combina un'unità elettrica con i due pilastri della tecnologia Subaru: il motore BOXER e il Symmetrical AWD. Inoltre si aggiungono delle nuove colorazioni inedite. Lapis Blue Pearl, disponibile per le versioni 1,6 Benzina. Horizion Blue Pearl e Plasma Yellow Pearl sono invece le nuove tinte per le versioni e-Boxer. Il livello tecnologico degli equipaggiamenti Style Xtra e Premium cresce ulteriormente grazie all'introduzione della telecamera frontale, un elemento imprescindibile per chi fa del comfort, della facilità di guida nel traffico e della sicurezza al volante la ragione di acquisto dell'allestimento: questa tecnologia infatti facilita e semplifica la guida in situazioni estremamente comuni nella propria vita quotidiana. Le versioni e-boxer si arricchiscono inoltre di nuove tecnologie: X-Mode con 2 modalità, SI-Drive ed e-Active Shift Control. Il sistema X-Mode è stato aggiornato e aggiunge ora la possibilità di gestire la trazione in diverse condizioni metereologiche e stradali: Snow/Dirt è perfetta per affrontare superfici scivolose coperte di neve, terra o ghiaia; D.Snow/Mud ideale su strade particolarmente impervie su cui gli pneumatici potrebbero rimanere totalmente senza trazione come neve alta o fango profondo. Il sistema SI-Drive, sistema di gestione dell'elettronica del veicolo, consente di personalizzare la risposta ai comandi del guidatore nelle due modalità "Intelligent" e "Sport". Questo sistema - abbinato ai Paddle Shift al volante che permettono una gestione manuale delle cambiate - amplifica il divertimento di guida. In aggiunta, viene offerto per la prima volta l'e-Active Shift Control che si attiva mentre il veicolo è in modalità SI-Drive Sport: quando il guidatore - prima dell'inserimento in curva - affonda il pedale del freno, viene simulata una scalata di marcia con il duplice effetto di aumentare il freno motore in curva e favorire l'uscita con una pronta accelerazione grazie al regime motore già prossimo al regime di coppia massima.
Cara GeVi, i jolly da giocare sono finiti Con Forlì imbattuta ed in fuga, gli azzurri affrontano la Stella Azzurra Roma al PalaCoccia di Veroli per l’anticipo della prima giornata di ritorno del campionato in un ambiente innervosito dall’inopinata sconfitta subita ad opera della Kienergia Rieti. Brutta, bruttissima la sensazione rimasta dopo che i fantasmi di Ferrara sono riaffiorati contro un’avversaria che ha ruotato appena 7 giocatori ed ha avuto la meglio al supplementare, e non possono considerarsi alibi i problemi fisici accusati da qualche giocatore in settimana. Domani sera la GeVi sarà chiamata a dire cosa vuol fare da grande, perchè la qualificazione al girone bianco della seconda fase comincia ad essere messa in discussione, perchè le problematiche fisiche hanno accentuato, non creato, le difficoltà che i ragazzi di coach Sacripanti hanno evidenziato fin dalla prima uscita in casa dell’Eurobasket Roma. Contro l’altra squadra capitolina, regolata agevolmente all’andata con un 73-54 che solo la voglia di far esordire i giovani ha evitato si trasformasse in un passivo più pesante, servirà ritrovare la vittoria, certo, ma anche le certezze, difensive ed offensive, che questa squadra pare aver smarrito dal post derby. Non è un caso, infatti, che Parks abbia “attirato” la produzione offensiva a sè nella sfida di domenica, è più frutto del talento dell’ala statunitense che ha mascherato, per buona parte del match, le difficoltà di un roster abituato a segnare con tutti i suoi elementi, e produrre tanto. Se n’è accorto coach Sacripanti che ha voluto alzare l’attenzione dei suoi: “Dobbiamo assolutamente essere bravi a resettare l’ultima sconfitta con Rieti e riuscire a scendere in campo con grande energia e concentrazione. Affrontiamo una partita insidiosa contro una squadra dalla grandissima fisicità e che sta migliorando gara dopo gara. Sarà una partita dura da affrontare con attenzione sperando di recuperare tutti gli infortunati per poter arrivare al meglio alla sfida con la Stella Azzurra Roma. Sarà importante mantenere l’alta l’intensità per tutti i 40 minuti della gara perché le partite possono cambiare in qualunque momento.” L'AVVERSARIO L’ha detto il tecnico canturino, la Stella Azzurra non è quella squadra docile affrontata e travolta pur senza Josh Mayo in campo; certo, gli stellati si sono appena privati di Laster, restando con un solo USA a roster, ma hanno trovato in Thompson un leader affidabilissimo, come dimostrano i suoi 23.6 punti di media con il 53% da 2 ed il 45% da 3; il capocannoniere del campionato. Attorno crescono i vari Menalo, Giordano, Fokou, tutti sotto l’ala protettrice di Lazar Nikolic, perno dei capitolini. Se qualcuno era stato ingannato dalla classifica di Rieti, farebbe bene a non sottovalutare i padroni di casa, nonostante abbiano ottenuto solo una vittoria nelle 10 uscite precedenti: squadra in crescita, che sta trovando degli equilibri che la potrebbero portare a competere per tentare la salvezza ed avere ottime chances, visto anche il livello superiore mostrato dalle compagini del girone rosso rispetto alle dirimpettaie del verde, di mantenere la categoria. La stessa Ferrara, prima mannaia sul percorso azzurro, ha dovuto sudare le famigerate sette camicie per uscire indenne dal PalaCoccia, sarà necessario ritrovare la GeVi che si è solo intravista in questo primo scorcio di stagione. L’ULTIMO PRECEDENTE Si va a ritroso fino alla Serie B 2016/17, quattro anni fa quasi esatti, visto che la sfida, valevole per la seconda giornata di ritorno, si disputò il 21 gennaio 2017; all’Arena Altero Felici la Gevi di Visnjic (20) e Stefan Nikolic (16), dopo aver resistito alla partenza sprint dei padroni di casa che rischiò di causare l’ulcera all’allora coach azzurro Ponticiello per quanto concesso dalla sua retroguardia, schiantò i capitolini con un secondo tempo monstre per intensità difensiva e s’impose per 61-79. Intensità difensiva, quella che gli azzurri, agli ordini di coach Sacripanti, dovranno presto ritrovare per potersi rilanciare in vista del prosieguo di stagione. Appuntamento fissato sul calendario per domani, 20 gennaio, ore 18, con la palla a due. L’incontro sarà diretto dai fischietti Mottola di Taranto, Bonotto di Ravenna e Miniati di Firenze. Per i tifosi, ancora alle prese con le porte chiuse a causa della pandemia, sarà possibile vedere il match attraverso LNP Pass, per gli abbonati, oppure, in differita, su Telecapri Sport, tv ufficiale della GeVi Napoli, al canale 74 del digitale terrestre. Non mancheranno gli aggiornamenti testuali della pagina Facebook del Napoli Basket.

Tra i fumatori di sigarette tradizionali chi non è riuscito a mettere ha invece aumentato il numero di sigarette fumate. Lo dicono i dati dell’Istituto Superiore di Sanità realizzati in collaborazione con l’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri, l’Università Vita-Salute S. Raffaele, l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete Oncologica (ISPRO) e la Doxa, e presentati oggi 29 maggio, in ISS nel convegno in streaming, in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco. L’indagine, svolta con l’obiettivo di cogliere gli effetti del lockdown sulle abitudini al fumo degli italiani, è stata effettuata nel mese di Aprile 2020 mediante la compilazione anonima di un questionario online.
Rispetto all’opportunità colta si osserva che diminuisce la prevalenza dei fumatori durante il lockdown che passa dal 23,3% al 21,9%. 1,4 punti percentuali in meno che corrispondono ad una stima di circa 630 mila fumatori in meno (circa 334 mila uomini e 295 mila donne). Rispetto alle fasce d’età hanno cessato il consumo di sigarette circa 206 mila giovani tra 18-34 anni, 270 mila tra 35 e 54 anni e circa 150 mila tra 55 e 74 anni. Inoltre un altro 3,5% della popolazione pur non cessando completamente il consumo dei prodotti del tabacco ha diminuito la quantità consumata.“I dati dell’indagine – dice Roberta Pacifici, direttore del Centro Nazionale Dipendenze e doping dell’ISS – ci dicono che il fumatore fortemente motivato ce la può fare a smettere e che situazioni di particolari emergenza sanitaria possono diventare una grande opportunità di salute”.Purtroppo però il 9,0% della popolazione la cui stima è di circa 3,9 milioni di persone ha aumentato o iniziato il consumo di tabacco. Infatti, l’8,55 ha aumentato il numero di sigarette fumate al giorno e 218 mila persone sono diventate nuovi fumatori. Precisamente il consumo medio di sigarette al giorno è passato da 10,9 a 12,7 con un incremento percentuale di 9,1.
Particolarmente alta la percentuale di incremento delle sigarette consumate al giorno nelle donne che è stato del 15,2% rispetto al 3,6% riscontrato negli uomini.Gli utilizzatori (occasionali+abituali) di sigaretta elettronica prima del lockdown erano l’8,1% della popolazione italiana (18-74 anni). Durante il lockdown tale percentuale è salita al 9,1% con un incremento degli utilizzatori di sigaretta elettronica pari a circa 436.000 persone. Tra gli utilizzatori di sigaretta elettronica che hanno peggiorato la loro condizione di consumatori durante il lockdown, il 38,9% ha incrementato il numero di puff, il 18,0% ha ripreso regolarmente ad utilizzarla, il 17,0% era un consumatore occasionale ed è diventato abituale (tutti i giorni), il 13,0% la utilizzava raramente (1-2 volte nella vita) ed è diventato un consumatore abituale, il 13% non l’aveva mai provata prima del lockdown.