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SALVINI CHIAMA BERLUSCONI. MA SILVIO PENSA A RENZI. FEELING TRA M5S E PD SU LISTE CIVICHE REGIONALI

Una Domenica tra i Ragli Leghisti e gli scambi di Amorosi Sensi tra Cinquestelle e Dem. E Ragli e Languidezze tra M5s e Pd costituiscono gli elementti più significativi che riempiono i taccuini del secondo week-end politico di Settembre.

Ma procediamo con ordine.

“Fa schifo!”, hanno urlato da Pontida riferendosi al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, i Giovani Discepoli dello Statista del Papeete. A dire il vero se c’è qualcosa di veramente vomitevole sono i ragli del Capo del Carroccio, Matteo Salvini, e quelli dei Suoi Megafoni Mediatici. In proposito basta leggere le prime pagine di oggi de La Verità, de il Tempo, de il Giornale, di Libero per finire preda di conati di vomito. Si tratta di Giornali, di Direttori e di Manovalanza delle tastiere senza lettori, Entità che sopravvivono grazie a ciò che resta dei Contributi Pubblici all’Editoria e alle simpatie dei rispettivi Editori.
Nel giorno della Festa plebea della Retroguardia Intellettuale e Culturale del Paese, nel giorno del Trionfo della Volgarità, Matteo Salvini si profonde nel peggio. C’era da aspettarselo.
E’ L’Italia Ignorante che va in scena sul pratone della provincia di Bergamo.
Dall’ampolla del Dio Po di Bossiana memoria al recente Albero della Vita sotto il quale il Leghista nel bel mezzo del comizio – dopo aver lasciato il palco per pochi minuti – va in estasi da raccoglimento. Dalle suggestioni pagane a quelle Cattoliche il passo è breve. Non manca infatti – tra i Ragli di giornata – l’invocazione alla Vergine Addolorata. Un miscuglio di Sacro e Profano condito dalla citazione di Valori di cui non conosce il profondo significato. E’ la sgangherata Performance che lo Statista Imbonitore del Papeete Beach offre al proprio popolo di Beoti.
Ma non è tutto. Dopo aver vaneggiato sotto il Solleone i solitari Pieni Poteri, ora cerca alleati, il Leader della Lega. Sogna il ritorno al Maggioritario e si rivolge al Signore di Arcore. Ma l’impressione è che l’Immarcescibile stia pensando ad altro. Aspettta la Leopolda – Silvio – e l’annuncio ufficiale della nascita di Gruppi Parlamentari Renziani autonomi dal Pd. Silvio Berlusconi gradisce l’idea della nascita di un nuovo Contenitore Centrista. Potrebbe sposare il progetto con flebo di soldi e di suoi Parlamentari. Con tanti saluti a Salvini.

Morale della favola, in questo scenario il Pd potrebbe tornare ad essere la Casa dei Democratici di Sinistra e i Renziani e i Berlusconiani insieme potrebbero dar vita ad una sorta di Margherita. Zingarettiani e Renzusconiani, due Partiti distinti ma uniti dall’Europerismo e dall’Antisovranismo.
Inutile dire che – secondo questa chiave di lettura – il Governo Conte non dovrebbe correre rischi.
Ma non è tutto. Nella domenica dei ragli salviniani, in materia di alleanze in vista delle Elezioni Regionali spunta anche la significativa proposta avanzata al Pd dal Capo Politico Cinquestelle, Luigi Di Maio.

Di Maio ipotizza convergenze su liste civiche e territoriali. Proposta entusiasticamente accolta dal Ministro della Sanità Leu Roberto Speranza e da Dario Franceschini. “Parole importanti quelle di Di Maio”, commenta il Ministro Dem. A Questo punto – c’è da star certi – Cinquestelle e Piddini – seppure con abiti nuovi e spogli delle rispettive Sigle – sosterranno gli stessi candidati. E’ una buona notizia!

Ps. Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica

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