Docenti e ragazzi sul web per non perdere ore didattica
“Le lezioni web sono una realtà consolidata nella nostra scuola e crediamo che siano uno strumento duttile dal punto di vista educativo, soprattutto in una situazione emergenziale come questa. Il fatto che siano stati i nostri studenti e studentesse a chiedere le lezioni online ne è la dimostrazione”. Con queste parole Annunziata Campolattano, dirigente dell’istituto superiore ‘Francesco Saverio Nitti’ di Napoli ha spiegato alla Dire le misure prese già dalla settimana scorsa per consentire agli studenti e alle studentesse di non perdere troppe ore di lezione durante le operazioni di sanificazione dei locali scolastici per l’emergenza coronavirus.
I ragazzi e le ragazze hanno potuto proseguire con i programmi di diritto, italiano, economia e storia – materie fondamentali per l’esame di Stato – chiedendo ai docenti e alla preside la possibilità di fare lezione via web, secondo modalità già collaudate dal ‘Nitti’ in questi anni per l’alternanza scuola lavoro. L’argomento della prima lezione online è stato proprio il coronavirus, nel tentativo di conoscerlo e capire quali siano le conseguenze di un’epidemia in un Paese come l’Italia. “Siamo riusciti a trarre il lato positivo di questa emergenza- spiegano le docenti rispettivamente di diritto e italiano, Mariarosaria de Rosa e Brigida d’Andrea– abbiamo fatto ragionare ragazzi e ragazze sulle conseguenze giuridiche, sociali ed economiche di questa emergenza stimolando una riflessione, che ricordiamo, sono stati in primis gli studenti a chiedere, mostrando grande responsabilità”.
La possibilità di fare lezione online sarà estesa dalla dirigente Campolattano agli eventuali giorni di chiusura che verranno disposti dalle autorità, per poter consentire soprattutto agli studenti e alle studentesse di quinta di potersi preparare al meglio all’esame di maturità. “Tantissime scuole in Italia sono pronte alla duttilità educativa- spiega la preside- questo è il momento di rasserenare i nostri studenti e studentesse che, ricordiamolo, sono una generazione digitale e perfettamente in grado di utilizzare strumenti virtuali, che in momenti come questo ci sono utilissimi in attesa di tornare alla normalità della condivisione sociale a scuola”.