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Con la crisi di governo e l’ipotesi di un rimpasto si discute anche di un cambio di vertice a Viale Trastevere. Secondo un sondaggio realizzato dalla piattaforma “Orizzonte Scuola”, sarebbe gradito un ritorno al ministero dell’Istruzione dell’ex Lorenzo Fioramonti, dimessosi nel dicembre 2019 perché insoddisfatto dei fondi stanziati dal governo di Giuseppe Conte nella Legge di bilancio 2020. Il 28% degli utenti che hanno partecipato al sondaggio di “Orizzonte Scuola” ha indicato l’ex esponente del Movimento 5 Stelle, ora al Gruppo Misto, come ministro più adatto a gestire questa complessa fase per il mondo della scuola. A seguire, al secondo posto troviamo Tiziana Drago, altra ex del Movimento, mentre al terzo, con il 9,2% delle preferenze, c’è l’attuale ministra Lucia Azzolina. Al quarto posto l’attuale ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, indicato dal 4,67% degli utenti, mentre al quinto la viceministra dell’Istruzione Anna Ascani (4,46%). A seguire Maria Elena Boschi (4,26%), Salvatore Giuliano (3,48%), Giuseppe De Cristofaro (2,57%) e Andrea Gavosto (0,84%).
“Mi fa molto piacere- ha detto Lorenzo Fioramonti, intervistato da “Orizzonte Scuola”- Evidentemente si giudica positivamente il mio operato da viceministro e poi da ministro”. Fioramonti si è detto anche disponibile a tornare al ministero “per proteggere i diritti e le giuste aspirazioni di chi la scuola la vive tutti i giorni, non per partigianeria politica nei confronti di questo o quel partito”, ma “proprio per questo non credo che nessuno mi chiamerà dal Governo”.
Fioramonti ha aggiunto anche che “Azzolina ha sbagliato molto” perché “ha ascoltato poco e non ha fatto gli interventi che servivano sul personale, sul sostegno e sulle classi pollaio”. Anche la viceministra Ascani, per l’ex ministro, “avrebbe dovuto prendere le distanze da una gestione verticista e unilaterale”. Il politico e accademico italiano ha auspicato poi la formazione di un governo composto da persone “competenti. Non m’importa chi sarà a guidarlo. Non possiamo accontentarci di quello che passa il convento e spero che la maggioranza di centrosinistra esprima il meglio, anche se questo significasse avere esperti di area espressi dai partiti. Voterò la fiducia solo se sarà un Governo autorevole”.