…E giunse il tempo dei Responsabili, dei Costruttori o – come li ha definiti Clemente Mastella – dei Vietcong, quelli che si nascondevano nella vegetazione per poi colpire il nemico al momento giusto. Chiamateli come vi pare, ma per il sindaco di Benevento da questa sera è caccia grossa al Senato. Caccia grossa, si punta su Senatori in libera uscita dalle rispettive tane. Caccia grossa con tre poltrone per esche – quelle appena lasciate libere dall’ex Capo Scout di Rignano sull’Arno – e con la promessa della pagnotta sicura fino al termine della Legislatura a Quanti si lasceranno catturare dalla Vecchia Volpe di Ceppaloni…
Tutta comunque da verificare l’Operazione Responsabili cavalcata da più parti, Operazione da oggi all’ordine del giorno dopo la rottura nella Maggioranza di Governo ad opera di Matteo Renzi, dopo il ritiro delle Ministre di Italia Viva dalla Compagine di Palazzo Chigi.
Il Capo di Italia Viva – dunque – non è riuscito a trovare una via di fuga dal vicolo cieco in cui si era cacciato.
A casa le Ministre e il Sottosegretario Renziano, in via di rottamazione il Giocattolo dell’ex Capo Scout di Rignano sull’Arno costruito con Transfughi Piddini e Forzisti.
Una Crisi per molti versi incomprensibile, una crisi che ha avuto nelle vesti di semplici spettatori i Due maggiori Partiti della Maggioranza, M5s e Pd. Il Primo relegato a spettatore per manifesta perdita di identità, il secondo perché ancora condizionato dai Cavalli di Troia Renziani presenti al suo interno.
Spettacolo di immensa tristezza con Quelli dell’Opposizione a sgranocchiare pop corn.
Sullo sfondo – intanto – in piena bufera c’era chi agitava osceni ramoscelli d’ulivo. Tra Costoro c’era chi immaginava il congelamento da parte del Premier delle dimissioni delle Ministre Teresa Bellanova, Elena Bonetti e del Sottosegretario Ivan Scalfarotto. Un congelamento per consentire trattative e mercanteggiamenti. Sarebbe stata la maniera più sicura per far perdere la faccia all’Inquilino di Palazzo Chigi… Ma in tarda serata, a cancellare sospetti e illazioni, ci pensava lo stesso Capo del Governo, Giuseppe Conte: “Dimissioni accettate”, twittava stringatamente durante l’ennesima riunione notturna del Cdm. Detto ciò, la crisi prendeva la via del largo, verso il mare aperto…