A giudicare dall’esito del primo giro di consultazioni tra il Presidente del Consiglio Incaricato e le Forze Politiche si direbbe obbligata la direzione verso la formazione di un Governo apparentemente Neutro. Si tratterebbe di un Esecutivo guidato da tecnici e sostenuto da una Maggioranza altrettanto apparentemente Neutra perché composta – ad eccezione di Fratelli d’Italia e Leu – da tutti i Gruppi presenti in Parlamento.
Governo apparentemente Neutro dal quale – in sostanza – sarebbero esclusi i rappresentanti del Popolo.
Fuori i Politici, fuori gli Eletti, dentro i Tecnici, dentro i Cosiddetti MIgliori. Nient’altro che una Caporetto per la Politica sempre più povera di Valori.
Si tratterebbe di un Esecutivo Tecnico guidato da Gente vicina – per Affinità Elettive – alle Anime che compongono il ristretto ed esclusivo Club Bielderberg.
C’è chi intravede – in questo scenario – Prove Tecniche di Neoliberismo, Prove guidate da un Banchiere, Prove abbinate ai preparativi del funerale dello Stato Sociale per come in Italia lo conosciamo ora; c’è chi teme il definitivo seppellimento delle Conquiste Sociali realizzate al tempo della ingiustamente vituperata Prima Repubblica.
Governo Neutro fondato sul bilancino che regolerà le diverse istanze dei Soggetti Politici che lo sorreggeranno e che dovrà gestire le categoriche Priorità che le Emergenze Sanitaria, Economica e Sociale impongono.
Sfiorita la Maggioranza Ursula (Pd, M5s, Forza Italia e Leu), con l’adesione della Lega a sostegno dell’Esecutivo guidato da Mario Draghi, a Palazzo Chigi si profila un inguacchio, uno scarabocchio.
Salvo ripensamenti e colpi di scena, il Governo durerà fino a quando la conflittualità nella variegata Maggioranza non esploderà, fino a quando le pulsioni demagogiche non renderanno invivibile la coalizione composta da Avversari Storici.
Lo scenario insomma non è tra i più rassicuranti. Spes ultima Dea, chissà che il secondo giro di consultazioni in calendario per domani e dopodomani non illumini la scena con luci e colori più rassicuranti…