“Sono Pragmatico”. Dopo avere appreso il significato della espressione lessicale attraverso la spiegazione di una anima buona (Giancarlo Giorgetti?) ora l’Ignorantone che va in giro col Pupazzetto di Alberto da Giussano attaccato al bavero della giacca la va ripetendo in continuazione, anche a vanvera. Proprio come fanno i bambini quando apprendono una nuova parola.
Nessuno però ha spiegato al Capo Politico e Religioso della Lega che l’essere pragmatico non comporta il rinnegare se stesso. E non essendo a conoscenza di questa fondamentale postilla Matteo Salvini – Genero in Pectore del Bancarottiere Denis Verdini – negli ultimi cinque giorni – in segno di omaggio alla parola in oggetto – si è profuso in capriole e piroette degne dei più rinomati Trasformisti di Tutti i Tempi.
Viva l’Europa, mai più Porti Chiusi, abbasso i Sovranisti. Sono i temi del Nuovo Manifesto Salviniano dopo la Folgorazione sulla via di Draghi…
Una rapida metamorfosi, un cambiamento di pelle da lasciare esterrefatti più che stupiti. Esterrefatti perché la conversione Politica e Intellettuale del Personaggio non è stata preceduta e accompagnata da credibile pubblica autocritica, Esterrefatti di fronte alla natura della oscenità “pragmatica” della Conversione.
Troppo veloce la Mutazione Culturale per essere credibile. E infatti sono in pochi a credere nel cambiamento dell’Uomo-Salvini.
C’ha da fa pe’ campà.
Non può essere che questo il lapidario e calzante commento per liquidare l’argomento.