SPID: superati i 30 milioni di identità digitali

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Una delle novità più importanti degli ultimi anni per quanto riguarda il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione è lo SPID, ossia l’identità digitale che permette di accedere a numerosi servizi via web. Ideato nel 2013, lo SPID ha ormai raggiunto la quota di 30 milioni di utenze attivate, con un vero e proprio boom (+10 milioni) negli ultimi 12 mesi.

A cosa serve lo SPID

L’acronimo SPID sta per Sistema Pubblico di Identità Digitale e, come suggerisce il nome, è uno strumento ideato per facilitare l’accesso a servizi pubblici forniti online. L’identità digitale, che ogni cittadino maggiorenne può richiedere attraverso una specifica procedura, si compone di una coppia di credenziali, le classiche username e password, e di un ulteriore livello di sicurezza garantito dall’integrazione delle stesse con smartphone e indirizzo e-mail.

Lo SPID si inserisce nell’ampia gamma di soluzioni adottate dagli operatori digitali per garantire massima sicurezza nell’uso dei servizi online. L’iniziativa statale, infatti, segue le innovazioni già introdotte nel corso degli anni da società private attive, per esempio, nel campo dell’intrattenimento e dei giochi, come i casino online, che attraverso protocolli avanzati di identificazione degli utenti consentono di accedere senza rischi a slot, roulette e giochi di carte tradizionali come il blackjack 21+3 da PC o da mobile.

Grazie allo SPID è oggi possibile accedere a un ampio ventaglio di servizi pubblici, che fino a pochi anni fa potevano essere richiesti solo recandosi fisicamente presso gli uffici preposti. Accedendo con l’identità digitale a portali e app messe a punto dalla Pubblica Amministrazione è infatti possibile comunicare direttamente con gli Enti o avviare e gestire pratiche, come accade per esempio sulle piattaforme dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate, ma anche effettuare pagamenti certificati, per esempio mediante l’app IO.

I vantaggi sono evidenti: senza alcun rischio per i propri dati personali, ogni cittadino può risolvere piccole e grandi problematiche in maniera molto più semplice e veloce; al tempo stesso, gli uffici pubblici riescono a gestire meglio il lavoro e a essere più tempestivi e flessibili.

Più di 30 milioni gli SPID attivati: la rivoluzione entra nel vivo

Pur essendo attivo da ormai quasi 8 anni, solo negli ultimi 2 lo SPID ha conosciuto un boom di attivazioni, dovuto al perfezionamento sia del servizio stesso che di portali e piattaforme della P.A., ma anche ai rapidi cambiamenti che stanno interessando le abitudini di cittadini e consumatori riguardo all’uso di internet da desktop e da mobile.

La forte crescita nel numero di SPID attivi è stata certificata dallo stesso Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, che ha reso noto il superamento della soglia di 30 milioni di utenze, un dato ancora più significativo se si considera che ben 10 milioni sono state attivate in questi ultimi 12 mesi.

La notizia rappresenta un segnale importante per l’intero processo di digitalizzazione pubblica, un percorso intrapreso in questi ultimi anni con un certo ritardo rispetto a quanto avvenuto nel settore privato ma con obiettivi importanti. Secondo quanto stabilito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, infatti, lo Stato intende per il 2023 avvicinarsi alla soglia di metà della popolazione italiana con SPID attivo, allo scopo di potenziare ulteriormente i servizi digitali, semplificare i rapporti col cittadino e dare la spinta definitiva alla sburocratizzazione delle procedure.

Chiaramente, non sarà facile ottenere questi risultati in maniera immediata, ma è evidente che maggiore sarà il numero di cittadini in grado di accedere ai servizi pubblici via web, migliore sarà la gestione degli stessi. In quest’ottica, gli investimenti già previsti proprio all’interno del PNRR dovrebbero risultare decisivi per avvicinare al progetto SPID anche coloro che finora si sono mostrati poco interessati o poco fiduciosi, spingendoli a sperimentare l’importanza di questo strumento.

Come richiedere lo SPID

Per chi ancora non avesse attivato un proprio SPID personale, sono previste diverse opzioni per poter richiedere l’identità digitale. Per farlo basta aver compiuto 18 anni e possedere un documento di identità in corso di validità, tessera sanitaria, indirizzo e-mail e numero di cellulare: con questi documenti ci si può rivolgere a una delle società autorizzate al riconoscimento e all’emissione dello SPID, come Poste Italiane e Aruba, e seguire la procedura indicata.

In breve tempo sarà possibile avere a disposizione uno SPID attivo e funzionante, da utilizzare sia da PC che da smartphone e tablet ogni qual volta vi sia necessità di accedere a servizi pubblici digitali: è facile, veloce e soprattutto utilissimo!

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