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Stadio, il questore: Occhi elettronici su ogni spettatore

Il Questore De Iesu: useremo al San Paolo il sistema videosorveglianza digitale per le Universiadi

Il Questore di Napoli, Antonio De Iesu, risponde così a chi gli chiede di commentare gli scontri verificatisi e Milano per il match Inter-Napoli: “Non ci sono equazioni magiche e non sempre è possibile pianificare tutto tanto più che la degenerazione comportamentale è difficilmente prevedibile”. E per Napoli annuncia: “Il sistema di videosorveglianza digitale che grazie alle Universiadi avremo allo Stadio San Paolo ci consentirà di aver immagini chiare di ogni singolo spettatore. Avremo la capacità di documentare testa per testa i facinorosi e i gruppi ultrà”. L’utilizzo delle telecamere è già diffuso da anni in Italia per diverse ragioni. Oltre 2 milioni di occhi elettronici ci osservano 24 ore al giorno.

Tante sono le telecamere per la sicurezza accese in Italia. Ogni giorno in una città media passiamo davanti a 100 di loro, ma quante siano davvero quelle installate da enti pubblici e aziende non lo sa nessuno. Si sa che la spesa per attivarle si aggira sui 400 milioni di euro, che il fatturato del settore viaggia su 1 miliardo e 700 milioni l’anno ma che solo il 2-3% dei reati viene risolto grazie alle immagini videoregistrate. Malgrado questo, nel nome della sicurezza, le telecamere si moltiplicano nelle città e nei piccoli comuni. La tecnologia si basa su una forma di fotografia fatta all’iride. Questo tipo di scansione è particolarmente efficace: esiste una possibilità di errore nel riconoscimento di un individuo vicina allo zero. Per questo motivo si ha un risultato decisamente più accurato rispetto all’analisi di un’impronta digitale. Inoltre l’iride tende a rimanere uguale nel corso della vita delle persone, non cambiando neanche dopo operazioni chirurgiche o eventuali cecità. Oggi con i cosiddetti parametri biometrici si viene riconosciuti semplicemente attraverso i tratti del proprio volto oppure mostrando l’occhio. In particolare quest’ultima tecnologia, conosciuta come scansione dell’iride, è in rapida espansione in molti settori, ma solleva alcuni dubbi sul rispetto della privacy di ogni individuo.

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