Iniziativa promossa don Vitaliano Della Sala a Mercogliano, vicino Avellino
Questa sera iniziativa di don Vitaliano Della Sala a Mercogliano: lungo il percorso le stazioni con meditazioni sul calvario subito da Cucchi. In chiesa la proiezione di alcune scene del film “Sulla mia pelle”. La via Crucis non è solo la rievocazione di un dramma avvenuto duemila anni fa ma deve essere la celebrazione della nostra vita con i suoi chiaroscuri”, annuncia don Vitaliano Della Sala, parroco di Mercogliano, spiegando perché questa sera la via Crucis sarà dedicata a Stefano Cucchi. Le stazioni che condurranno i fedeli dalla chiesa dell’Annunziata a quella di San Giovanni prevedono delle meditazioni sul calvario del giovane morto per le percosse ricevute dopo il suo arresto. “È un modo per denunciare le ingiustizie – afferma il prete irpino – è stata una decisione presa insieme ai ragazzi dell’oratorio perché la storia di Stefano Cucchi è emblematica, come tante altre tra immigrati e povertà: Stefano – continua don Vitaliano – è stato ingiustamente torturato e poi portato alla morte con i processi che hanno tentato di insabbiare la vicenda. È in fondo la metafora di quello che succede a tante persone, un modo originale per incarnare nell’oggi quello che è successo duemila anni fa. Dobbiamo combattere le ingiustizie sempre e comunque perché quella via Crucis subita da Gesù non sia inflitta più a nessuno”. In chiesa è poi prevista la proiezione di alcune immagini del film “Sulla mia pelle”. La morte di Stefano Cucchi avvenne a Roma il 22 ottobre 2009 mentre il giovane era sottoposto a custodia cautelare. Le cause della morte e le responsabilità sono state oggetto di procedimenti giudiziari che hanno coinvolto alcuni militari dell’arma dei carabinieri e i medici del carcere di Regina Coeli. Il caso ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica a seguito della pubblicazione delle foto dell’autopsia che venne poi ripresa da agenzie di stampa giornalistiche e quindi da giornali e telegiornali italiani. Il caso, che ha ancora alcuni procedimenti giudiziari in corso, ha ispirato documentari e lungometraggi cinematografici.