Bollani si è diplomato al Conservatorio Luigi Cherubini con il maestro napoletano Antonio Caggiula
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, alla presenza dell’assessore alla Cultura Eleonora De Majo, conferirà la cittadinanza onoraria a Stefano Bollani nel corso di una cerimonia che si svolgerà lunedì 30 dicembre alle ore 11 nella Sala della Giunta di Palazzo San Giacomo. La laudatio di Stefano Bollani sarà affidata agli interventi di due artisti napoletani Lorenzo Hengeller e Daniele Sepe. Stefano Bollani è nato a Milano il 5 dicembre 1972. È un compositore, pianista e cantante italiano, attivo anche come scrittore, attore, umorista e showman. Vanta collaborazioni con musicisti come Gato Barbieri, Chick Corea, Bill Frisell, Sol Gabetta, Richard Galliano, Gabriele Mirabassi, Egberto Gismonti, Lee Konitz, Bobby McFerrin, Pat Metheny, Caetano Veloso, Phil Woods, Hector Zazou e un lungo sodalizio con il trombettista Enrico Rava, insieme al quale ha inciso più di quindici dischi. Si è inoltre esibito con numerose orchestre sinfoniche (Filarmonica della Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Gewandhaus di Lipsia, Concertgebouw di Amsterdam, Orchestre de Paris, Toronto Symphony Orchestra tra le altre) e con direttori come Riccardo Chailly, Daniel Harding, Kristjan Järvi, Zubin Mehta, Gianandrea Noseda e Antonio Pappano.
Numerose le sue esibizioni con artisti del pop-rock italiano e le sue partecipazioni in campo radiofonico e televisivo, dove ha più volte ricoperto il ruolo di conduttore. Ha all’attivo 43 album (29 in studio), oltre a una lunga lista di collaborazioni discografiche. Nel 1993 si diploma al Conservatorio Luigi Cherubini sotto la guida del maestro napoletano Antonio Caggiula (allievo di Paolo Denza). Dopo una breve esperienza come turnista nel mondo del pop con Raf e Jovanotti[4] e la militanza nel gruppo pop-rock La Forma, che comprendeva anche Irene Grandi e Marco Parente,[5] a partire dalla metà degli anni Novanta si afferma in ambito jazz. Fondamentale è l’incontro con Enrico Rava, che lo chiama al suo fianco nel 1996.[6] Insieme a lui tiene centinaia di concerti in tutto il mondo e incide più di quindici dischi, a partire da Certi angoli segreti (1998), Rava Plays Rava e Shades of Chet (1999).
Inizia inoltre a suonare regolarmente con alcuni dei più importanti jazzisti italiani: Paolo Fresu, Roberto Gatto ed Enzo Pietropaoli. Nel 1998, insieme al cantautore Massimo Altomare, incide il suo primo album, Gnòsi delle fànfole, su testi di Fosco Maraini. Nello stesso anno partecipa a TenderLee for Chet – la prima delle sue numerose esperienze discografiche con il sassofonista statunitense Lee Konitz – e vince il premio della rivista Musica Jazz come miglior nuovo talento.[7] L’anno seguente Bollani pubblica due nuovi dischi: Mambo italiano, realizzato insieme a uno dei suoi partner più fidati, il contrabbassista Ares Tavolazzi; e L’orchestra del Titanic, con la formazione omonima che, accanto a Bollani, comprende Antonello Salis, Riccardo Onori, Raffaello Pareti e Walter Paoli. Insieme ai Solisti dell’Orchestra della Toscana, prende inoltre parte a Passatori, album del fisarmonicista francese Richard Galliano.