Un ritratto a 360 grandi del “Re del Mondo” in 100 fotografie che immortalano la sua vita e la sua carriera. Muhammad Ali è l’icona sportiva del 20esimo secolo a cui il Palazzo delle Arti di Napoli dedica una mostra monografica, aperta al pubblico da domani, 22 marzo, al 16 giugno. Le immagini di Cassius Clay provengono dai più grandi archivi fotografici internazionali di New York, Londra, Parigi, e sono state raccolte nelle sale del Pan di via dei Mille sottoforma di “doni” che Ali ha offerto agli appassionati della boxe e dello sport, del linguaggio e della dignità umana, in memoria delle sue battaglie per i diritti e contro il razzismo.
“Un’altra mostra straordinaria nel Palazzo delle Arti della città – dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo aver visitato foto e installazioni dedicate ad Ali – che ricorda un grandissimo campione ma anche un maestro di vita, in prima linea per la pace e contro la guerra, per la giustizia, per i diritti e contro il razzismo”. La rassegna, promossa dall’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e organizzata da ViDi srl, è curata da Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi che hanno voluto suddividere il percorso espositivo in sezioni tematiche. Le prime da percorrere raccolgono foto sulle imprese puglilistiche più famose di Cassius Clay, tre volte campione mondiale dei pesi massimi e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma nel 1960, ritratto anche nella storica sfida contro Joe Frazier.
Una stanza del Pan è allestita come una palestra di pugilato: al centro, un ring in cui vengono proiettati spezzoni di celebri combattimenti. Ma lo sport fa da cornice alle sue doti di comunicazione, che hanno reso Ali un autentico eroe, apprezzato anche dall’America bianca per le sue esternazioni contro la guerra in Vietnam, la supremazia dei bianchi e le discriminazioni dei più deboli. “Capire più in fondo la storia complessa di un personaggio ancora amato – spiega l’assessore alla Cultura, Nino Daniele -, in tempi di razzismo e violenza in nome della religione, è essenziale. Chi lo farà, saprà che uomo è stato Muhammad Ali”. La mostra si chiude con una serie di immagini dedicate al coraggio mentre celebra frasi del campione sono impresse lungo le pareti del Pan. “Le sue definizioni sono diventate dei luoghi comuni nei quali tutti ci siamo trovati, con la scusa dello sport. Perché Ali – dice Marco Pastonesi, uno dei curatori della mostra -, forse il più straordinario pugile della storia, ha trasformato lo sport in un trampolino altissimo”.