La polizia francese ha intercettato Cherif Chekatt in un deposito di rue de Lazaret a Strasburgo, poco distante dal luogo dell’attentato.
Strasburgo, a polizia francese lo stava braccando da oggi pomeriggio, poi la svolta pochi minuti fa: Cherif Chekatt il killer del mercatino di Natale è stato freddato dagli agenti francesi in rue de Lazaret. Finisce così la breve latitanza del terrorista che ha ammazzato a colpi di arma da fuoco 3 persone e ridotto in fin di vita il nostro Antonio Megalizzi, il giornalista trentino di 29 anni. Chekatt è stato ucciso in pieno quartiere di Neudorf, dove aveva fatto perdere le tracce 48 ore fa dopo l’attentato. Aveva con sé una pistola e un coltello ed è stato lui per primo ad aprire il fuoco contro i poliziotti che poi lo hanno annientato definitivamente. Il terrorista si era rifugiato in un deposito vicino alla Plaine-des-Bouchers, vicino al centro.
Nel pomeriggio un uomo vicino a lui era stato posto in stato di fermo. Secondo quanto si apprende da fonti dell’inchiesta, non si tratta di un familiare. Si trovano già in stato di fermo dalla notte fra martedì e mercoledì i genitori e due fratelli del sospetto, che è sempre in fuga.
Gli inquirenti hanno perquisito la casa in cui abita la sorella del terrorista. Lo ha appreso la tv BFM da fonti della polizia. Alla perquisizione ha assistito anche un’altra sorella di Chekatt, che si trovava nell’appartamento in visita. Intanto, Danilo Moresco padre di Luana, la fidanzata di Antonio Megalizzi, ha riferito alle agenzie di stampa: “Sono stato ieri sera in ospedale a Strasburgo, la situazione è stabile, stazionaria. Antonio è in coma farmacologico. Non è cambiato nulla nelle ultime ore. Confermo che Antonio è stato colpito alla testa da un proiettile ma non sono riuscito a capire bene dove, perché è bendato e ha solo il viso scoperto”. Cherif Chekatt, l’attentatore di Strasburgo, avrebbe detto di aver “ucciso per vendicare i fratelli morti” in Siria: è quanto scrive il quotidiano Le Parisien, citando una testimonianza del conducente del taxi su cui il terrorista è fuggito dopo la mattanza in centro. Sempre secondo il giornale, Chekatt ha lasciato libero il tassista solo dopo che questi si è professato “musulmano praticante” e rispettoso della “preghiera”.