Nicola Magrini: “Alcune evidenze preliminari suggeriscono che possa agire sulla componente infiammatoria della malattia. I primi dati a metà aprile”

“Il tocilizumab, fin qui indicato per l’artrite reumatoide, sta fornendo risultati incoraggianti”. Le parole sono autorevoli e ufficiali. Arrivano da Nicola Magrini, il numero uno dell’Aifa, l’autorità nazionale che autorizza l’immissione in commercio dei farmaci e ne controlla gli usi ottimali. “Alla sperimentazione del farmaco utilizzato da Paolo Ascierto vi aderiscono 464 centri in tutta Italia, arruolando oltre 330 pazienti ricoverati con polmonite e deficit di saturazione dell’ossigeno. Valuterà l’efficacia e la sicurezza di questo farmaco in pazienti con polmonite da Covid-19. Alcune evidenze preliminari suggeriscono che possa agire sulla componente infiammatoria della malattia. Avremo i primi dati a metà aprile”. Appare quanto mai necessario che in Italia si arrivi presto ad individuare l’efficacia della cura per due motivi.
Il primo: per quanto riguarda il vaccino, secondo quanto sostenuto da Magrini “si arriverà ma ci vorrà tempo. Quanto? Non meno di 9-12 mesi. Si tratta, infatti, non solo di identificarlo, ma anche di testarne con le dovute garanzie la sicurezza, oltreché l’efficacia. Si partirà con studi pre-clinici, necessari per autorizzare la sperimentazione clinica. Solo dopo saranno verificate efficacia e sicurezza per l’uomo. Secondo fattore, di non secondaria importanza: il Coronavirus è insidioso. A Pechino si registrano sei morti, 35 nuovi casi e 55 pazienti asintomatici nelle ultime 24 ore. La Cina continentale ha riportato 35 nuovi casi confermati di Covid-19, tutti importati, e 55 nuovi pazienti asintomatici nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito la Commissione sanitaria nazionale cinese.
Sempre ieri, la provincia di Hubei – focolaio dell’infezione – ha riportato sei morti, 37 nuovi casi asintomatici. Ieri, 170 persone sono state dimesse dagli ospedali dopo il recupero. Con dati aggiornati a ieri, la Cina continentale ha riportato un totale di 841 casi importati ma nessuna morte. Dei casi importati, 140 sono stati dimessi dagli ospedali dopo il recupero e 701 sono stati curati in ospedale con 18 in gravi condizioni, ha affermato la commissione. I casi complessivamente confermati in Cina hanno raggiunto 81.589, inclusi 1.863 pazienti ancora in trattamento, 76.408 pazienti dimessi dopo il recupero e 3.318 persone decedute a causa della malattia. La commissione ha dichiarato che 153 persone erano ancora sospettate di essere state infettate dal virus, 152 delle quali provenienti dall’estero. La commissione ha aggiunto che 20.072 contatti stretti sono ancora sotto osservazione medica. ieri, 1.898 persone sono state dimesse dall’osservazione medica.