In Italia, nell’ultimo anno sono stati diagnosticati oltre 373mila nuovi casi di tumore, più di 1000 al giorno
È diventato certamente più curabile, ma continua a far paura, il tumore è ancora un’emergenza mondiale, un killer spietato che, solo lo scorso anno, secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ucciso 9,6 milioni di persone in tutto il mondo. Sempre secondo l’Oms, nel 2018 sono stati 18,1 milioni i nuovi casi. In Italia, in particolare, nell’ultimo anno sono stati diagnosticati oltre 373mila nuovi casi, più di 1000 al giorno. Le previsioni per il prossimo decennio indicano che nel 2030 il cancro sarà la principale causa di morte nel mondo con 21,6 milioni di nuovi casi all’anno. Per questo, anche quest’anno, oggi si torna a celebrare il World Cancer Day, la Giornata Mondiale contro il Cancro promossa dall’Oms. Il messaggio scelto per l’edizione di quest’anno è “I Am and I Will” (“Io ci sono e ci sarò”), un invito a tutti i cittadini a impegnarsi in prima persona nella battaglia contro il cancro. In primis per aiutare sè stessi ad allontanare il rischio di ammalarsi e poi sostenendo la ricerca di nuove armi più efficaci contro questo male.
La sopravvivenza a cinque anni è aumentata, sia per gli uomini (54 per cento vs 51 per cento) che per le donne (63 per cento vs 60 per cento), rispetto al quinquennio precedente. In Italia, attualmente, ci sono oltre 3,3 milioni di persone che hanno superato una diagnosi di cancro e in molti casi hanno un’aspettativa di vita paragonabile a quella di chi non si è mai ammalato. Il nostro paese è tra quelli che hanno contribuito alla scoperta di nuove strategie efficaci contro alcune forme di cancro. È all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, ad esempio, che viene applicata una nuova terapia genica “salva-vita” per i bambini affetti da leucemia linfoblastica acuta. È sempre nel nostro paese che si sta lavorando molto per estendere l’approccio immunoterapico a più forme tumorali: molti, ad esempio, gli studi di Airc che puntano a “risvegliare” e a “istruire” il nostro sistema immunitario a combattere il cancro. Altra strategia promettente è quella dei farmaci a bersaglio molecolare, farmaci potenti che però non intaccano le cellule sane, risparmiando ai pazienti gravi effetti collaterali. I ricercatori non puntano su un’unica strategia, ma stanno lavorando a un uso integrato di più approcci, ovvero a combinazioni diverse di chemioterapia, radioterapia, chirurgia, farmaci a bersaglio molecolare e immunoterapia insieme. La comunità scientifica concorda nel ritenere il cancro un nemico da attaccare su più fronti diversi.