Utilizzando come pretesto limitazioni per il contenimento della pandemia di coronavirus, i separatisti filorussi del Donbass hanno ostacolato la Missione speciale di monitoraggio e osservazione (Smm) svolta dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) in Ucraina. A lanciare l’accusa, in una dichiarazione congiunta diffusa nella serata di ieri 30 marzo, sono stati i ministri degli Esteri di Germania e Francia, Heiko Maas e Jean-Yves Le Drian. Maas e Le Drian si sono detti “molto preoccupati” per le restrizioni imposte al personale dell’Osce nel Donbass.
Secondo i ministri degli Esteri di Germania e Francia, gli osservatori dovrebbero avere “un accesso sicuro, protetto e senza ostacoli in tutta l’Ucraina”. Pertanto, la pandemia “non deve servire da scusa per ostacolare la libertà di movimento della Smm e l’attuazione del suo mandato”. Nella giornata di ieri, le autorità separatiste del Donbass hanno confermato un caso di contagio da coronavirus nella regione. L’Ucraina, che secondo gli ultimi dati conta 480 infetti da Covid-19, ha completamente chiuso l’accesso al territorio secessionista. Tuttavia, è possibile accedere nel Donbass dal territorio della Federazione Russa. Le organizzazioni internazionali temono una catastrofe umanitaria se il contagio dovesse diffondersi nella zona di guerra tra le forze ucraine e i ribelli delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk nel Donbass.