Neanche il buon esito dei negoziati con l’intesa raggiunta da Mosca e Kiev sui corridoi umanitari per consentire ai civili di uscire dai paesi sottoposti a bombardamento, è riuscita a fermare i combattimenti. All’opposto, quella appena trascorsa è stata una notte di paura in Ucraina. La guerra, infatti, non si è mai fermata ed anzi, nelle scorse ore le truppe russe hanno attaccato e preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia: si tratta della principale struttura del Paese nonché la più grande d’Europa. Come conseguenza del raid, un incendio è divampato nell’area degli impianti. In un primo momento si era pensato ad un reattore centrato da un missile, la qual cosa aveva destato forte preoccupazione non solo in Ucraina, ma un po’ in tutta la comunità occidentale. Per fortuna la notizia è stata successivamente smentita dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (Aiea). In ogni caso il rogo è stato prontamente sedato dopo qualche ora evitando quella che avrebbe potuto trasformarsi, qualora la centrale fosse esplosa, in una tragedia “10 volte peggiore di Chernobyl“. Nel frattempo i leader europei e la stessa Casa Bianca vanno avanti sulla strada dell’inasprimento delle sanzioni nei confronti della Russia con Putin che, dal canto suo, non appare affatto intenzionato a fermare l’offensiva. Sul fronte interno russo, si segnala che la Duma ha appena approvato una legge che modifica il Codice penale allo scopo di contenere la diffusione di “fake news” sulle operazioni dell’esercito di Mosca. La nuova norma introduce una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni. Sono previste multe e si rischiano fino a 15 anni di carcere. Quasi in concomitanza con questo inasprimento in queste ore in Russia non si riesce più ad accedere ad alcuni media internazionali e a Facebook. E a proposito di fake, nel pomeriggio si era diffusa la voce che il presidente Zelensky avesse lasciato il Paese trovando rifugio in Polonia. Secca la smentita delle autorità di Kiev. “Gli occupanti hanno diffuso un altro falso dicendo che il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese. Non è vero, il presidente è a Kiev con la sua gente” ha infatti scritto sul proprio canale Telegram la ‘”Rada”, il canale televisivo ufficiale del parlamento ucraino. Infine da segnalare il monito del segretario di Stato americano, Antony Blinken il quale, entrando al vertice dei ministri degli Esteri del Patto Atlantico, ha detto: la Nato è “un’alleanza difensiva, noi non cerchiamo il conflitto, ma se viene, saremo pronti” .
Ucraina, i russi conquistano la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Fiamme nell’impianto. Kiev denuncia: “Sfiorata nuova Chernobyl”
I negoziati non fermano la guerra. Il segretario di Stato americano Blinken avvisa: "Non cerchiamo conflitto ma se arriva, siamo pronti". Zelensky sopravvissuto a tre tentativi di assassinio

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