Il ministro delle Finanze Christos Staikouras ha invitato i suoi colleghi dell’eurozona a mostrare solidarietà, proprio nel giorno in cui è prevista una riunione dell’Eurogruppo che servirà ad approvare un pacchetto di misure “che offrirà una forte iniezione di liquidità all’economia”. Staikouras scrive queste parole in un articolo pubblicato oggi sul quotidiano ellenico “Kathimerini“, proprio in attesa dell’incontro dell’Eurogruppo in cui si prospetta difficile il raggiungimento di un compromesso per quanto concerne il programma di sostegno agli Stati membri colpiti dalla pandemia di coronavirus.
Nel suo articolo Staikouras si esprime a favore della mutualizzazione del debito, affermando che “il nemico è comune, quindi richiede soluzioni comuni”. Il ministro aggiunge che bisogna “offrire un forte impulso di liquidità alle economie nazionali e a quella dell’Europa, attraverso l’emissione di obbligazioni europee comuni che finanzierebbero, possibilmente tramite un fondo di solidarietà, le esigenze per affrontare la salute crisi e la ripresa del giorno dopo”. Secondo il ministro “oggi l’Eurogruppo deve prendere decisioni traendo spunto dalle diverse proposte sul tavolo, decisioni che devono includere il valore della solidarieta’ senza mancare di rispondere alle esigenze dei tempi o mostrare riluttanza. La risposta ideale non può essere altro che il rafforzamento della convergenza e della coesione e l’ulteriore consolidamento dell’architettura economica dell’Europa”, ha scritto Staikouras.
Il gruppo di lavoro dell’Eurogruppo riunitosi ieri ha mostrato che permane certa distanza tra i governi dei paesi nord europei e quelli del sud, per quanto riguarda le condizioni di finanziamento del meccanismo di sostegno europeo. I primi pretendono la presenza di alcune condizioni nello strumento di finanziamento, anche se in versione più leggera rispetto ai termini imposti ai paesi durante la crisi del debito degli anni 2010. I governi dei paesi mediterranei, in primis l’Italia, rifiutano invece il principio di condizionalità. In linea di principio è stato raggiunto un accordo sull’aumento della capacita’ di prestito della Banca europea per gli investimenti (Bei) e sul programma Sure – che servirà ad affrontare i rischi della disoccupazione durante l’emergenza – che prevede l’emissione di prestiti per un valore di 100 miliardi di euro agli Stati membri. Tuttavia, resta in sospeso il dibattito sulla mutualizzazione del debito, come un Eurobond.