Un poker nel segno di Diego. Suggestioni, video, gli striscioni delle curve i fiori e la maglia in stile Argentina.

Insigne che stringe la maglia numero 10 che viene messa a terra e tutti i giocatori intorno.

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Napoli-Roma inizia con tante emozioni nel ricordo di Diego Armando Maradona. In campo però è il solito Napoli poco incisivo e l’unica nota da segnalare è l’interruzione del gioco al 10’ per commemorare ancora una volta il Pibe de Oro. Per il resto squadre molto coperte che non vogliono correre rischi. Il Napoli cresce e si rende pericoloso ma non riesce a passare, nonostante buone iniziative. Ci provano gli azzurri ad alzare la pressione, ma la Roma si rintana e cerca solo le ripartenze. Il Napoli colleziona una serie infinita di calci d’angolo, ma nulla più. Il Napoli conquista un’ottima punizione con Mertens. Dal limite si incarica della battuta Insigne (30’) che segna un gol capolavoro. Lozano insiste sulla fascia e si procura altre occasioni.  La Roma esce dal guscio e prova a macinare gioco, ma è il Napoli che sfiora ancora il raddoppio con Mertens e con Lozano. I giallorossi non sembrano in grado di fare male agli azzurri, anche se sono sempre pericolosi quando riescono a distendersi. Nella ripresa, il copione non cambia. Il Napoli attacca e la Roma cerca la ripartenza, anche perché è costretta a rinunciare anche a Veretout per infortunio dopo Mancini. Gli azzurri però si addormentano e i capitolini ne approfittano per alzare il baricentro. Ma è il Napoli che passa ancora con Fabian Ruiz (63’). Lo spagnolo raccoglie un assist di Insigne e con un rasoterra beffa Mirante. Il Napoli va ancora in gol con Mertens e Politano e asfalta la Roma. Un’apoteosi nel segno e nel nome di Diego.
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