Partenope scelto come simbolo dell’Universiade che si terrà a Napoli il 3 luglio
Partenope ha la meglio su Leucosia, sarà la mascotte dell’Universiade che si svolgerà in Campania il prossimo 3 luglio. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha spiegato: «La sirena Partenope è uno dei simboli gentili, belli e storicamente significativi di Napoli. Mi pare che abbiamo imboccato la strada giusta». La scelta come mascotte della sirena, che per la leggenda sarebbe morta nelle acque in cui oggi sorge Castel dell’Ovo, uno dei simboli del capoluogo partenopeo, è stata lunga e travagliata. La commissione preposta, secondo quanto ricostruito, aveva scelto un Pulcinella moderno, senza la tradizionale veste bianca, molto colorato e con un pallone da calcio tra i piedi. Una decisione che ha fatto storcere il naso a qualcuno sull’opportunità di rappresentare solo Napoli e non tutta la Campania. Tra le prescelte anche un disegno della sirena Leucosia, sorella di Partenope, che abitava le acque del Golfo di Salerno, ritratta con gambe squamate, con un cerchio ed una palla da ginnastica ritmica, occhialini da nuotatrice, maglietta con il logo dei giochi e lunghi capelli da gorgone colorati.
Ora la decisione definitiva della sirena Partenope annunciata da De Luca, ma restano i dubbi visto che non si conosce il bozzetto, né la scuola o l’alunno autore del disegno. Nessuno ha voluto fornire dettagli ulteriori sulla scelta della mascotte, che ormai dura da quasi un anno (il bando è scaduto nell’aprile del 2018, poi prorogato al 15 maggio). Il tutto dovrebbe essere svelato in una presentazione ad hoc nei primi giorni di aprile. Tra l’altro, come da bando, alle prime cinque scuole che abbiano raggiunto un punteggio minimo di 20 punti secondo alcuni criteri, sarà assegnato un premio corrispondente in un buono di 5.000 euro spendibile in prodotti elettronici utili alle attività didattiche (computer, tablet etc etc). Si attende, inoltre, la pubblicazione, sul sito dell’Universiade, della graduatoria finale. «Impiegati – ha aggiunto De Luca – diversi mesi per interventi strutturali, ora dobbiamo accelerare sulla promozione dell’evento e la comunicazione. Dobbiamo far vivere alla Campania e a tutta l’Italia questo grande evento sportivo che la Regione ha pensato, voluto e finanziato da sola».
Novità anche per i sediolini del San Paolo, dove ormai sembra avviato l’iter dei sediolini. La Mondo, capofila dell’associazione temporanea di impresa (Ati) vincitrice della gara, sarà operativa nel giro di qualche giorno. La società si è impegnata a presentare entro fine settimana un cronoprogramma che preveda la fine dei lavori entro il 29 giugno e a consegnare il progetto esecutivo definitivo del nuovo San Paolo secondo le indicazioni che sono emerse dal tavolo tecnico per uno stadio azzurro nei settori superiori e pixellato con sfumature di altri colori nei settori inferiori. La prossima settimana ci sarà la firma del contratto. Con la presentazione del progetto, la Mondo indicherà anche quali sono i settori dello stadio sui quali si potrà lavorare prima del 20 maggio, vale a dire prima della fine del campionato di calcio, e dopo l’ultima partita del Napoli in casa. Il passaggio di ieri, con la messa in moto dell’iter procedurale, consente alla Mondo di partire con l’ordine dei materiali e di guadagnare qualche giorno prezioso. Occorrerà impermeabilizzare le gradinate (ma se ne occuperanno altre aziende) e togliere le vecchie sedute. In media saranno eliminati 3.000 sediolini al giorno, compresi i week-end (in un mese facendo un rapido calcolo potrebbero esserne tolti 90.000). I primi sediolini dovrebbero arrivare in città per il 25 aprile. Insomma, la macchina organizzativa sta dando un’accelerata alla vicenda dei sediolini che pure ha trovato diversi ostacoli. Il Napoli aveva chiesto sedute multicolor modello Dacia Arena, incontrando l’ostruzionismo del Comune che ha sempre insistito con l’azzurro.