L’ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, stanzierà 160 milioni di dollari per combattere l’uso di sigarette elettroniche tra gli adolescenti americani.
“Le aziende che producono sigarette elettroniche e le compagnie di tabacco che le supportano, stanno predando i giovani degli Stati Uniti”, ha dichiarato Bloomberg in un comunicato, “il risultato è un’epidemia incontrollata, che mette i giovani a rischio di dipendenza e di gravi problemi di salute”. L’iniziativa, promossa dall’organizzazione benefica dell’ex primo cittadino della Grande Mela, Bloomberg Philanthropies, mira a mettere al bando le sigarette elettroniche aromatizzate – che si ritiene rappresentino la principale attrattiva per gli adolescente – a contrastare il marketing delle e-cigarette e a sospendere la loro vendita online, finché le società del settore non miglioreranno le misure per verificare l’età dei loro clienti. I fondi stanziati saranno impiegati per campagne di pressione sulle autorità federali e locali, affinché vietino le sigarette elettroniche aromatizzate e serviranno anche per fornire supporto legale alle amministrazioni, che affrontano contenziosi con aziende del settore del tabacco. L’iniziativa di Bloomberg è arrivato quasi contemporaneamente all’annuncio, da parte delle autorità sanitarie statunitensi, della sesta morte legata al consumo di sigarette elettroniche nel Paese. Quella del miliardario americano contro il fumo è una vera e propria crociata: nel 2007, aveva stanziato circa un miliardo di dollari per combattere il tabacco in tutto il mondo, ma questa è la prima iniziativa del genere lanciata negli Stati Uniti, a quanto riferito dalla stessa Bloomberg Philanthropies.