Il capo dell’opposizione Juan Guaido si è autoproclamato presidente davanti al Paese
Il leader dell’opposizione venezuelana, Juan Guaido, si è autoproclamato presidente del Paese, davanti ai sostenitori riuniti a Caracas. Guaido, davanti a migliaia di sostenitori, ha alzato la propria mano destra affermando di “assumere formalmente la responsabilità dell’esecutivo”. Il presidente americano Donald Trump ha ufficialmente riconosciuto Guaido presidente del Venezuela. L’inquilino della Casa Bianca ha quindi lanciato un appello a tutte le capitali occidentali a seguire il suo esempio e a rinnegare il governo di Nicolas Maduro. “Il popolo del Venezuela ha con coraggio fatto sentire la propria voce contro Nicolas Maduro e il suo regime e ha chiesto libertà e rispetto per la legge”: lo afferma Trump nella dichiarazione in cui riconosce il leader dell’opposizione di Caracas Juan Guaido come legittimo presidente. “Nel suo ruolo di presidente dell’Assemblea nazionale e’ l’unico ad essere stato legittimamente eletto”, aggiunge il presidente americano.
Guaidó, leader dell’Assemblea nazionale del Venezuela, controllata dall’opposizione, ha rivolto un appello anche alle Forze armate nel prestare giuramento come presidente della Repubblica, chiedendo loro di “ristabilire la Costituzione” nel paese sudamericano.
Nicolás Maduro Moros è un politico e sindacalista venezuelano. È presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela dal 19 aprile 2013, dopo aver ricoperto il medesimo incarico dal 5 marzo 2013 al 19 aprile 2013 ad interim. È stato Ministro degli esteri dal 2006 al gennaio 2013 e vicepresidente del Venezuela dall’ottobre 2012 al 5 marzo 2013. Maduro ha governato il Venezuela tramite decreto legge, dal 19 novembre 2013. La sua presidenza ha coinciso con un deterioramento di tutti i parametri macroeconomici. In particolare, negli ultimi anni, in seguito a diversi fattori tra i quali la diffusa corruzione, la politica economica governativa e la diminuzione del prezzo del petrolio, principale fonte di guadagno per l’economia venezuelana, lo status economico del Venezuela è notevolmente peggiorato con un aumento del crimine, dell’inflazione, della povertà e della penuria di generi alimentari e di largo consumo. A causa della conseguente diminuzione della qualità della vita, nel 2014 sono incominciate proteste di piazza che sono diventate vere e proprie sommosse quotidiane dal 2016. Durante il suo governo l’opposizione democratica è stata repressa violentemente. Le organizzazioni internazionali per la tutela dei diritti umani hanno segnalato diversi casi di uccisioni, tortura e altri maltrattamenti, inclusi episodi di violenza sessuale, ai danni di manifestanti. Il sistema giudiziario è stato impiegato per ridurre al silenzio i dissidenti, anche tramite il ricorso alla giurisdizione militare per perseguire i civili.