“Vergogna” e “mascheramento”, la Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica ne discuterà in un convegno organizzato venerdì 14 dicembre, dalle ore 9.30, all’Istituto Italiano per gli studi Filosofici di Napoli. A Palazzo Serra di Cassano di via Monte di Dio, 14 gli psicoanalisti si confronteranno sul rapporto che intercorre tra vergogna e verità, tra vergogna e paura, vergogna e silenzio, vergogna e colpa. Le molteplici “voci” che ruotano attorno all’emozione della vergogna vedranno come spunto di riflessione l’analisi del dipinto del Caravaggio “Le sette opere della Misericordia” nel quale l’artista raffigura “Il mendicante vergognoso”.
“Dietro la maschera, forme della vergogna”, convegno della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica.
La rappresentazione pittorica è esposta nella Cappella esagonale del Pio Monte della Misericordia a Napoli. Il mendicante appare ripiegato su se stesso, nel punto più nascosto del quadro, quasi come a rendersi invisibile allo sguardo altrui. Ci si vergogna della miseria, della malattia, della morte: nudità senza riparo. La vergogna è dunque un affetto ancorato al corpo e si muove su una linea di confine. Il disagio provato dall’individuo, il senso di vergogna, rappresenta un ostacolo alla comunicazione. Perché il soggetto che ne è pervaso non riesce, ad esempio, a denunciare una violenza subìta; diventa “bersaglio” delle baby gang, oggetto di bullismo. E da ciò ne deriva anche la dimensione percettiva di coloro che “elaborano” nel soggetto che esprime vergogna, il senso di onnipotenza, il corpo del capro espiatorio. La società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica a indirizzo freudiano, si occupa dello studio di pazienti psicotici, borderline, personalità narcisistiche e di disturbi psicosomatici, ha sede a Roma ed opera su tutto il territorio nazionale.