Il 24 marzo scorso, Rasmo e Delta pubblicano il nuovo lavoro discografico dal titolo “Virgole”. Il brano, che da continuità alla produzione di Rasmo con l’etichetta Luppolo Dischi, è intriso dello stile del musicista che tesse melodie che spaziano dal rap al cantautorato più tradizionale, spesso eterogenee tra loro ma mai dissonanti, che combaciano come pezzi perfetti di un mosaico.
Proprio su questa particolarità di soffici melodie e rime serrate, poggiano i testi dell’autore, Federico Pastori, in cui si alternano lettere d’amore a cronache di vita quotidiana che in questo brano, avvolgono l’ascoltatore in una dimensione narrativa, fatta di immagini nitide che raccontano, rappresentano, fotografano il finito nell’infinito e viceversa.
La collaborazione tra i due co-autori ha origini lontane, si definiscono “due facce della stessa medaglia, due corde della stessa chitarra, due note della stessa tastiera” ed è proprio questo che emerge nell’ascolto delle canzoni di Rasmo, non si percepisce una dualità ma sembra di trovarsi di fronte ad un unico artista.
Il brano, che l’autore stesso nel lancio sui social definisce “il primo dipinto di un nuovo racconto”, si compone di strofe sicuramente più low-fi che lasciano spazio a dei ritornelli sontuosi.
“Siamo come briciole sul tavolo”, da questa citazione del testo, avanza la riflessione dell’artista, che presenta un brano leggero ma che mostra all’ascoltatore una visione leopardiana della realtà per niente anacronistica, che ha come risvolto positivo il vivere giorno per giorno, “me la vivo” come canta lo stesso Rasmo.