Napoli città divisa in due come lo schermo dei televisori
Da un lato, il prato verde del Maradona, con gli azzurri di mister Spalletti che proveranno a dare una spallata al campionato, dall’altro le canotte azzurre di coach Sacripanti alla ricerca di un’impresa impossibile, battere in casa loro i campioni d’Italia della Virtus Segafredo Bologna.
QUI VIRTUS
Non sarà della partita il neoacquisto Daniel Hackett: l’ex CSKA, firmato nella giornata di giovedì, non è stato tesserato entro il termine delle 11 di venerdì mattina, per cui non farà il suo esordio sul parquet di casa, ma osserverà la gara dal parterre.
Una Virtus attiva, anzi attivissima sul mercato, come ammesso da coach Sergio Scariolo nell’immediato post partita della gara di Eurocup vinta a fatica contro il Bursaspor.
Dopo le voci che volevano le V Nere su Johannes Voigtmann, ha preso corpo l’ipotesi Tornike Shengeila, reduce dalla risoluzione, non scevra di polemiche, del suo contratto con il CSKA, lasciato con una frase dura: “Non posso giocare per la squadra dell’esercito russo”.
A presentare la gara di domani, sul sito ufficiale dei felsinei, è stato l’assistant coach Andrea Diana:
Napoli – ha affermato il tecnico – è sicuramente una squadra molto atletica, che mette grande energia e che si è rinforzata nel girone di ritorno con gli acquisti di Vitali e di Totè. Ha la capacità di ruotare molto i giocatori, riescono ad alternare quintetti più grandi con quintetti piccoli, la aggressività difensiva è un po’ il loro marchio di fabbrica. Su questo dovremo impostare la nostra gara, pareggiare la loro energia, essere pronti in attacco a non soffrire la loro pressione come invece è capitato all’andata. Dovremo imporre il nostro gioco, la nostra fisicità e il nostro ritmo. Ci aspettiamo una partita dura, ma vogliamo impostare una gara aggressiva ed imporre il nostro gioco e riscattare la sconfitta dell’andata.
QUI NAPOLI
Gli azzurri hanno recuperato tutti gli effettivi e proseguono nell’inserimento di Leonardo Totè, da poco aggregatosi ai nuovi compagni.
Nella conferenza stampa di presentazione del nuovo acquisto, coach Sacripanti ha messo in chiaro, con parole che non lasciano spazio ad interpretazioni, che Reggie Lynch verrà messo da parte nelle rotazioni, in attesa di trovare sistemazione altrove.
Nel frattempo, però, continuano le voci di mercato in entrata: dopo il messaggio galeotto di Gabe Devoe sotto un post de “Lynnafferrabile” (“Non mi lasciano partire”), il nome nuovo che circola nei corridoi sarebbe quello di Michele Ruzzier, esterno in forza proprio alla Virtus, ma per il quale c’è l’ostacolo della scadenza già avvenuta dei termini per i trasferimenti all’interno della LBA.
Servirebbe, quindi, un modo di aggirare l’ostacolo e questo potrebbe essere la risoluzione del contratto dell’ex Trieste con le V Nere, dopodichè sarebbe possibile tesserarlo per i partenopei.
Entrando nella presentazione della partita, Pino Sacripanti ha voluto mostrare il lato battagliero dei suoi: “Certo – ha premesso il tecnico azzurro – se entrambe giocano benissimo, con tutto il rispetto per i miei giocatori, la Virtus è nettamente favorita. Il fatto che Tortona l’abbia un po’ strapazzata in Coppa Italia non ci aiuta. Davanti al loro pubblico, dopo una delusione e le ultime dichiarazioni, saranno motivati al massimo. Non hanno mai perso in casa”.
Dopo le ammissioni di rito, però, emerge l’orgoglio: “Nella gara d’andata sembravamo partire battuti ma abbiamo vinto una partita meritatamente, dominando e controllando il ritmo della gara. Vorrei fare la stessa cosa anche nella sfida di Bologna. Dobbiamo però essere concentrati su di noi. Dobbiamo cercare di giocare nel miglior modo possibile. Con Venezia abbiamo giocato una buona partita, migliore qualitativamente di quella vinta con Trieste, ma abbiamo sbagliato tanti tiri aperti”.
LE CHIAVI
La Virtus che ha vinto a fatica contro il Bursaspor ha mostrato la sua importante base di talento offensivo, cosa che non scopriamo certo oggi, visti i profili a disposizione di coach Scariolo, da Belinelli e Teodosic a Mannion, senza dimenticare Pajola, per un roster in cui anche il meno utilizzato potrebbe essere importante in altre 13 o 14 compagini di LBA.
Ma non tutto è positivo: il black out che ha portato le V Nere dal +18 al dover vincere per la seconda volta l’incontro con la formazione turca ha evidenziato delle lacune difensive che lo stesso Pajola non riesce a colmare, nonostante l’impegno e le sue capacità.
94 punti subiti, così come nella semifinale di Coppa Italia persa contro Tortona; almeno 80 concessi nelle ultime 4 uscite ufficiali, solo due volte sotto i 75 punti subiti.
Napoli ha, quindi, la possibilità di far male ad una Virtus che continua ad avere quelle incertezze che hanno portato coach Scariolo a fare considerazioni abbastanza nette a margine della gara di giovedì.
40 minuti che, nonostante la lunghezza del roster, potrebbero pesare soprattutto se, come annunciato dal ct della nazionale spagnola, verranno accorciate sensibilmente le rotazioni.
Gli azzurri possono sfruttare queste falle difensive partendo dalla gestione di Luca Vitali, sempre più importante nell’economia del gioco partenopeo, per poi sfruttare le capacità balistiche di Rich, Parks e McDuffie.
A poter godere di una maggiore libertà potrebbe essere proprio la guardia di Pensacola: a marcarlo si dovrebbero alternare due mostri sacri, ma non certo specialisti difensivi, come Belinelli e Teodosic.
Nello spot di ala piccola, Parks sarà chiamato ad una gara d’intensità ed attenzione su Weems e Cordinier, con quest’ultimo che potrebbe mettere in difficoltà il numero 11 azzurro anche dal punto di vista atletico.
Il rebus sarà nel pitturato: Totè e Zerini sono chiamati a limitare un Mahmadou Jaiteh che è sempre più fattore, ma anche ad acutizzare il momento negativo di Jakarr Sampson, ormai avviato verso la definizione di “oggetto misterioso”.
L’ULTIMO PRECEDENTE
Bisogna risalire alla stagione 2007-08, ultima della Napoli di Mario Maione. Il ricordo, però, è dolce: l’Eldo di coach Bucchi, arrivata in crisi dopo una partenza da 0 vittorie e 5 sconfitte, trova il primo successo stagionale imponendosi per 74-72 all’Unipol Arena ad una La Fortezza Bologna guidata dai 16 punti di Dewarick Spencer.
Dopo un primo quarto horror (25-16), la formazione partenopea trova energia su entrambi i lati del campo e ribalta la situazione all’intervallo con le triple di Rivera (13), Thomas (14) e Malaventura (11), per un complessivo 14/27 dalla lunga distanza in cui contribuisce anche Chris Monroe (15).
La spuntano di corto muso, gli azzurri, complice anche la freddezza ai liberi di Mason Rocca (15, 7/9 a cronometro fermo).
Erano rapporti di forza molto diversi, con Napoli nobile in caduta libera e la Virtus alla ricerca della gloria perduta.
Palla a due fissata per le ore 20 di domenica, arbitri Begnis, Bartoli e Marziali, con diretta sulla piattaforma Discovery+ per gli abbonati.
Missione impossibile? Sulla carta è palese.
Ma Publilio Siro, autore romano, è ricordato per una frase: “Quod quisque possit, nisi tentando nesciat”.
Al lettore la traduzione.