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X Municipalità. L’estate sta finendo, cominciano le schermaglie elettorali

Le elezioni del nuovo sindaco di Napoli si terranno agli inizi di ottobre e la battaglia comincia ad infervorarsi sin da ora, palesando ricadute sul territorio che va ben oltre i confini fisici di Palazzo San Giacomo.

In X Municipalità, ad esempio, si discute ancora in merito al profilo del candidato presidente sul cui nome si auspica un’ ampia convergenza da parte della cittadinanza. La scelta dovrebbe ricadere su una persona largamente stimata, conosciuta e fortemente legata al territorio d’appartenenza; questo perché forse, a Bagnoli/Fuorigrotta più che altrove si registra ormai da anni una forte sfiducia dei cittadini nei confronti della classe politica. Basti pensare ai dati del 2016, in cui c’è stato il 45% di astensioni e una discreta percentuale di schede bianche o nulle.

I cittadini di questa parte di Napoli, che prima di essere elettori sono persone, hanno assistito pressochè inermi ai disastri che la malapolitica ( o la politica politicante di deluchiana memoria) hanno operato su un territorio che –dopo l’onta della chiusura del cantiere– subisce da trenta anni l’umiliazione di promosse di riqualificazioni ambientali, ripartenze economiche con ricadute sul territorio così significative da far rinascere settori commerciali –anche essi dismessi- pure nelle zone circostanti. Promesse sempre disattese.

Pertanto, i cittadini della X Municipalità sono più sensibili all’annosa tematica della trasformazione urbana e sono sempre più orientati (visti i precedenti) verso forme più evolute ed efficaci di partecipazione. E in queste ore mandano un forte messaggio alle coalizioni, alle associazioni, alle forze politiche in campo perché si vada oltre il sistema di potere autoreferenziale, chiuso e ripiegato su sé stesso. Per superare l’impasse della disaffezione che i cittadini nutrono nei confronti della politica è necessario cambiare le regole del gioco, darsi regole nuove e diverse, e proporre candidati che non abbiano sciupato la loro credibilità politica e che vantino un profilo integro, sia personale che morale.

Affinchè la politica torni ad essere un mezzo (per trasformare le cose) e non il fine.

 


 

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